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SVIZZERASvizzera paradiso fiscale? Sì, per le criptovalute

16.05.24 - 23:36
Plusvalenze da cripto non tassate nel caso se ne faccia un uso "di base", ossia di compravendita.
TiPress
Fonte Hellosafe.ch
Svizzera paradiso fiscale? Sì, per le criptovalute
Plusvalenze da cripto non tassate nel caso se ne faccia un uso "di base", ossia di compravendita.

LUGANO - Svizzera, Cipro, Estonia, Malta e Slovenia. Cos'hanno in comune? Sono i cinque Paesi, o meglio, i cinque paradisi fiscali dove, per le criptovalute, nel 2024 i guadagni in conto capitale non saranno tassati.

Nello specifico, in Svizzera le plusvalenze sulle criptovalute, a partire dal primo marzo di quest'anno, continueranno infatti a non essere tassate, nel caso se ne faccia un uso "di base", la cosiddetta compravendita di questi asset. A spiegarlo, in uno studio, è il portale Hellosafe, che si occupa di confrontare prodotti, servizi, finanche la tassazione, come in questo caso.

Tassazione in Europa - Considerando che in Europa - sempre nel settore cripto -, il tasso fiscale tra i diversi Paesi può variare dallo 0% al 52%, con un'aliquota mediana del 19%, è chiaro che nel Vecchio Continente ci sia una forte disparità tra i diversi regimi fiscali nazionali.

Un esempio? In Germania si applica un tasso fino al 50,5%, in Danimarca fino al 52,06%; mentre in Italia il tasso fisso è del 26% (con esenzione per le plusvalenze inferiori a 2000 euro) e in Francia del 30% (esenzione se l'importo totale delle vendite imponibili è inferiore a 305 euro).

Il focus sulla Svizzera - Ma torniamo alla Confederazione, per la quale è d’obbligo fare una piccola precisazione. Ossia che l'esenzione dalle imposte vale per i privati nel caso di «compravendita di token di pagamento», «assimilata alle transazioni con mezzi di pagamento tradizionali (valute)», come spiega l'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC). Dunque «nel quadro della sostanza privata delle persone fisiche, gli utili e le perdite derivanti da tali transazioni rappresentano utili in capitale esenti da imposta o perdite in capitale non deducibili».

Quando scatta l'imposta - Tuttavia due sono gli scenari che prevedono una tassa anche per le criptovalute. Il primo è relativo al patrimonio, qui l'imposizione fiscale è applicata alle «plusvalenze derivanti dalle criptovalute se vengono utilizzate come mezzo di pagamento». Imposta che varia per ciascun cantone, «tra lo 0,3 e l'1%».

Secondariamente, le plusvalenze derivanti dalle criptovalute possono essere soggette all'imposta sul reddito (a livello federale, cantonale e comunale), fino all'11.5%, «se si effettua lo staking, il mining o l'airdropping di criptovalute, se si generano guadagni in criptovalute (..) o se si riceve il proprio stipendio sotto forma di criptovalute».

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