Prosegue serrata la caccia al commando che ha assaltato il furgone sul quale viaggiava Mohamed Amra, detto "La mosca"
ÉVREUX - I deputati dell'Assemblea Nazionale francese hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del sanguinoso agguato a un furgone della polizia penitenziaria, avvenuto intorno alle 11 di questa mattina all'altezza del pedaggio autostradale d'Incarville, nel dipartimento dell'Eure in Normandia.
La dinamica dell'assalto - Gli inquirenti stanno completando i rilievi sul posto, così da ricostruire i dettagli di quello che sembra un vero e proprio assalto con modalità paramilitari. Dapprima un'auto si è schiantata frontalmente contro il furgone, che aveva appena superato la barriera del casello. Quindi è entrato in azione un commando armato, che ha aperto il fuoco sul veicolo. Gli uomini, completamente vestiti di nero, hanno sparato con armi pesanti. Il bilancio è di due agenti morti e tre feriti. Le condizioni di due di questi ultimi sarebbero particolarmente critiche. Quindi hanno liberato il detenuto che si trovava sul veicolo e si sono dati alla fuga insieme a lui.
Chi è l'evaso - L'evaso è un criminale particolarmente conosciuto dalle autorità francesi: Mohamed Amra, soprannominato "La mosca". 30 anni, è stato condannato sette giorni fa a 18 mesi di reclusione per una serie di furti aggravati commessi nel 2019. Amra è inoltre indagato per un tentato omicidio e per un omicidio volontario risalente al giugno 2022 e maturato nel sud della Francia, nell'ambito di questioni di droga. Questa mattina stava tornando al penitenziario di Évreux da Rouen, dove era stato portato per essere ascoltato da un magistrato.
Sparviero in azione - L'evasione ha comportato la messa in atto di uno piano d'emergenza, denominato Sparviero, che mette in allerta i diversi livelli di comando sul territorio prevede la mobilitazione di almeno 200 uomini delle forze dell'ordine e di svariati veicoli, compreso un elicottero. «Si stanno utilizzando tutti i mezzi per trovare questi criminali» ha affermato il ministro dell'Interno Gérald Darmanin.
Gli omaggi - Il primo ministro Gabriel Attal ha reso omaggio agli agenti caduti per causa di servizio e ai loro colleghi feriti. «Sarà fatto tutto per trovare gli autori di questo crimine abietto. Non risparmieremo alcun mezzo, nessuno sforzo. Daremo loro la caccia, li troveremo e, vi assicuro, pagheranno». In precedenza si era espresso anche il presidente francese Emmanuel Macron: «L'attacco di questa mattina è uno shock per tutti noi. La Nazione è al fianco delle famiglie (dei morti, ndr), dei feriti e dei loro colleghi». Il capo dello Stato ha assicurato che i responsabili saranno assicurati alla giustizia.
Le indagini - A indagare sull'episodio sarà la Giurisdizione nazionale per la lotta contro la criminalità organizzata. Sul posto si sono recati i magistrati di Parigi. Le ipotesi di reato sono omicidio e tentato omicidio da parte di banda organizzata, fuga e banda organizzata, acquisto e detenzione di arma di guerra e di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un delitto.