Nel 2023 l'utile netto è di oltre 28milioni (+72% sul 2022) e crescono gli occupati. Il management: «Con noi il Cantone ci guadagna».
LUGANO - Se per il settore bancario ticinese lo scorso "turbolento" 2023 è stato un anno segnato dall'apprensione per la crisi Credit Suisse, terminata con l'acquisizione di quest'ultima da parte di UBS, c'è un istituto che ricorderà i 12 mesi appena passati come quelli di un «utile da record». È il caso di BPS Suisse che ha comunicato oggi (martedì 27 febbraio) i propri risultati d'esercizio 2023. E per farlo ha scelto la cornice a lago dell'Hotel Splendide Royal di Lugano.
Dopo un 2022 «complicato e preoccupante per tutti», il Presidente della Direzione Generale, Mauro De Stefani, all'inizio 2023 aveva detto di voler guardare al 2023 «con fiducia», appellandosi alla «professionalità» del settore bancario, nonostante «inflazione, guerra e aumento delle materie prime». Fiducia che oggi, col senno di poi, può dirsi pienamente ripagata, come spiega oggi il numero uno della Direzione Generale: «Un 2023 da primato, il migliore di sempre e - fa notare il manager - derivante da attività ordinaria, con niente di speculativo o di strano». Perché «dal conto economico si vede l'efficienza di gestione, come fosse una fotografia, e i nostri sono risultati ampiamente positivi».
Eccoli: l'utile si attesta intorno ai CHF 28.165.000, cifra che segna un +72% sul 2022, il risultato d'esercizio, al netto di ammortamenti e accantonamenti, è salito invece a CHF 35.906.000 (+70%). «Sono percentuali eccezionali ma guardo più all'incremento numerico - ha precisato De Stefani - Entrambi i risultati sono i migliori di sempre, e questo in vista del 30esimo della Banca il prossimo anno».
Audrey Hepburn, volto della relazione d'esercizio e "icona di stile e umanità" - 30 anni come quelli che sono passati dalla morte della stella del cinema Audrey Hepburn, la cui storia umana e personale viene celebrata dalla banca come "icona di stile e umanità" all'interno della relazione d'esercizio 2023. Perché come la sua «storia privata e personale ha lasciato un segno indelebile sia in Svizzera» che in Italia, con il Film "Vacanze romane", «anche noi vogliamo lasciare un'impronta qui e oltre frontiera».
«L'80% del nostro personale è impiegato in Ticino» - Tornando alle cifre, Mauro De Stefani si è soffermato anche sull'occupazione, in relazione agli affari e al territorio. «L'80% del nostro personale è impiegato in Ticino. Ma dal Ticino non arriva l'80% del nostro business, ciò significa che il Cantone con noi ci guadagna. Anche gli occupati sono cresciuti di 10 unità rispetto all'esercizio precedente». L'organico dell'istituto è infatti attualmente di 369 dipendenti, con uno sguardo sempre aperto al rinnovamento sul mercato del lavoro: «Il nostro obiettivo è quello di dire: "venite a lavorare da noi"».
«Vantaggi e benefici» dalla vicenda Credit Suisse - Impossibile non chiedere al Presidente se con la "fine" di Credit Suisse c'è stato un incremento di clientela. «Abbiamo avuto dei vantaggi e benefici ma non sono stati quelli a dettare il risultato. Qui c'è posto per tutti ma non siamo interessati alla clientela esotica. Credit Suisse aveva una clientela mondiale, noi restiamo banca di media dimensione e territoriale».
E-banking e intelligenza artificiale - Come non poteva mancare il riferimento alla digitalizzazione del settore. «Nella logistica la parte del leone l'ha fatta l'informatica - ha spiegato l'Ing. Paolo Camponovo, Membro della Direzione Generale e Responsabile della divisione Logistica -. Il trading online introdotto nel 2023 ci ha permesso di completare l'offerta di GoBanking», la piattaforma di e-banking. E, incluso nell'ammodernamento anche, «l'introduzione di un'App: ulteriore passo avanti verso la sicurezza, nonostante i clienti siano restii alle novità». Con la consapevolezza che il tallone d'Achille della sicurezza online è rappresentato dai pericoli celati dietro le email: «allegati, e link nascondono le insidie. Rischio che esiste sia per il privato che per le aziende». .
Quanto invece all'intelligenza artificiale («Una bella opportunità che va poi però bilanciata con il rischio») ci si lavora sì, ma con prudenza. Il tema lo «stiamo sviluppando internamente, per non esporci al rischio» insito nei «cloud che non ci danno oggi piena sicurezza. È un'opportunità comunque immensa e posso immaginarmi in futuro un consulente virtuale».
«Istituto di consulenza che ascolta il cliente» - Nell’ambito dei prodotti e servizi è stato il Vice Presidente della Direzione Generale, Roberto Mastromarchi, a sentenziare: «Il 2023 è stato un anno intenso sia per la raccolta clienti - ne abbiamo di più - sia per i crediti erogati, oltre che per l' e-banking rafforzato. Dal retail, con soluzioni standard e piani d'accumulo, al private banking, ci confermiamo banca del territorio: non un supermercato di prodotti finanziari, ma di istituto di consulenza che ascolta il cliente».
Poi un nuovo accenno al dopo Credit Suisse: «Siamo cresciuti anche certamente per questa vicenda ma con un atteggiamento di "fair play" nell'interesse di una crescita sana», ha spiegato Alberto Donada, Responsabile divisione Crediti e Finanza. Che ha poi aggiunto: «Il mercato offre ottime opportunità ma l'attenzione da parte nostra è avere un portafoglio di banca sano, mettendo in campo professionalità nella consulenza verso i clienti». Privati ma anche «aziendali e commerciali, abbracciando management e dipendenti dell'azienda».
«42% di over 50» - Tra i presenti alla conferenza stampa anche il Direttore dell'Associazione Bancaria Ticinese Franco Citterio, che ha sottolineato il cambio generazionale in atto nel settore bancario: «Il 42% dei dipendenti ha più di 50 anni - ha detto Citterio - e nei prossimi 10-15 anni assisteremo al cambiamento generazionale. E se il settore è poco attrattivo per le nuove generazioni, come associazione cerchiamo di renderlo più appetibile». Niente di più vero: «Anche noi siamo al 42% di over 50 - conferma il Presidente BPS Suisse - del resto siamo un campione rappresentativo del settore».