I due esperti, ospiti del Plan ₿ Podcast, hanno enfatizzato il ruolo di Lugano come hub per l'innovazione nella comunicazione decentralizzata.
Un flusso di contenuti settimanali che sta riscuotendo sempre più successo. Prosegue il Lugano's Plan ₿ Podcast, che nella diciannovesima puntata ha visto protagonista Mathias Buus e Andrew Osheroff. Si tratta di due figure di spicco nel campo della tecnologia peer-to-peer (P2P), che nel corso della puntata loro dedicata hanno condiviso le loro visioni sul futuro della comunicazione decentralizzata e sul ruolo di Lugano come punto di riferimento per l’adozione di Bitcoin e l’innovazione in senso più ampio.
Due talenti al servizio di innovazione e libertà
Mathias Buus, fondatore di Holepunch, noto per il suo impegno nel rendere accessibile la tecnologia P2P a un vasto pubblico, quindi, e Andrew Osheroff, CTO della stessa azienda e talentuoso sviluppatore software riconosciuto per il suo contributo significativo espresso in particolare per il suo lavoro sul Protocollo Hypercore e su Beaker. «La comunicazione dovrebbe essere solo comunicazione. Il P2P è l'unico modo per togliere l'incentivo necessario a un intermediario per “mungere” le persone», ha esordito Buus. Evidenziando come la diffusione di queste tecnologie stimoli libertà, resilienza e controllo dei propri dati, a differenza dei servizi centralizzati. Osheroff, poi, ha rincarato la dose, sottolineando come i vantaggi principali siano, appunto, maggiore privacy e nessuna limitazione arbitraria imposta da middle-men. Entrambi, proseguendo, hanno discusso riguardo alle sfide e alle soddisfazioni dello sviluppo in ambito P2P. «Perché non dovresti avere un lavoro che ti sfida ogni giorno, specialmente quando il risultato è rendere la tecnologia migliore e più “amica” dell'umanità?», ha dichiarato Buus. Osheroff, facendogli eco, ha affermato: «C'è un elemento di "dipendenza" nella possibilità di lavorare a questi progetti, perché ti dà la possibilità di avere un impatto su miliardi di persone senza possedere grandi infrastrutture o detenere ruoli di potere».
Il ruolo centrale di Lugano per il P2P
Riguardo a Lugano, Buus ha elogiato la città, definendola «uno dei posti più belli del mondo», esprimendo inoltre entusiasmo per il suo emergere come hub europeo di interesse e attrazione di talenti nell’ambito del P2P. Osheroff ha evidenziato quanto a suo avviso abbia una logica che la Svizzera, un paese stabile su cui si può puntare proprio per la sua solidità, si sia aperta verso Bitcoin e P2P.
La puntata del podcast, insomma, anche stavolta è davvero da gustare dall’inizio alla fine, perché offre una panoramica affascinante su questo ramo dell’innovazione legata a Bitcoin e ai suoi veri valori. Stando alla visione espressa da questi due esperti, che cavalcano da protagonisti l’onda del P2P, il futuro della comunicazione decentralizzata sembra davvero pronto a materializzarsi in tutto il suo potenziale. La passione e la dedizione di Buus e Osheroff fanno intravedere in modo sempre più evidente quanto e come a Lugano si stia plasmando il panorama tecnologico, rivoluzionando il modo in cui comunichiamo e interagiamo online.
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