Il mister momò? No, i felsinei puntano il difensore
Il responsabile dell’area tecnica del club emiliano era a Cornaredo per seguire il 20enne.
LUGANO - Mattia Croci-Torti è prossimo ad approdare al Bologna? Dopo le meraviglie fatte con il Lugano (e non ancora finite, ci sono Super League e Coppa Svizzera da portare a termine), l’allenatore ticinese accetterà la sfida della Serie A? Questo ha ipotizzato il quotidiano Tuttosport che, immaginando il futuro del club felsineo, ha raccontato di un viaggio di Giovanni Sartori - Responsabile dell’area tecnica - a Cornaredo per osservare da vicino il 42enne momò.
Secondo nostre informazioni, il 67enne dirigente lodigiano è effettivamente passato dal Ticino, dove ha seguito da vicino il match tra i bianconeri e lo Young Boys dello scorso febbraio. Ha probabilmente osservato con curiosità le mosse di Croci-Torti, ma il vero motivo della sua “gita” era un altro: seguire con attenzione Albian Hajdari, protagonista di una stagione fin qui molto positiva (41 presenze e 3 reti tra le coppe europee, quella nazionale e il campionato). Il 20enne difensore nativo di Binningen, partito dalle giovanili del Basilea e passato dalla Juve Next Gen, ha il profilo perfetto per un club come il Bologna, che ha come filosofia quella di scovare, far crescere e poi rivendere (facendo un profitto) i grandi talenti del calcio europeo. Unendo magari, come fatto negli ultimi due anni, la gestione sana ai risultati. Il difensore andrà in scadenza solo nel giugno 2027; per questo motivo il Lugano potrà affrontare l’eventuale trattativa con estrema tranquillità e grande fiducia.
Tornando al capitolo allenatore, la società rossoblù non dispera di riuscire a confermare Thiago Motta, artefice dei grandi numeri di questi mesi (con l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League). Da Bologna ci hanno inoltre raccontato che, prima di puntare su un mister nuovo, Sartori si dedica a un’ampia fase di studio delle metodologie di lavoro usate. E lo fa presenziando a più allenamenti. Cosa che, ci hanno confermato, per quel che riguarda il Lugano non è accaduta: il dirigente degli emiliani non ha mai partecipato alle sedute tecniche guidate da Croci-Torti e dal suo staff.
Questo non significa che un matrimonio tecnico non si farà; solo che, al momento, un discorso “ticinese” per il futuro della panchina dei felsinei non solo non è stato intavolato ma nemmeno programmato.