Per arrivare a Max, Toto Wolff e i suoi puntano anche Helmut Marko
Il trasferimento sarebbe clamoroso.
BRACKLEY - In vista del prossimo weekend, il primo di maggio, il carrozzone della Formula 1 sta già muovendosi verso gli Stati Uniti, dove domenica si correrà il GP di Miami.
Più che su quello che potrebbe accadere sull’asfalto nordamericano, gli appassionati a quattro ruote sono in ogni caso in questo momento concentrati su quello che sta accadendo… in casa Red Bull. Lo scandalo di inizio anno che ha quasi travolto Chris Horner, la lotta intestina tra i due azionisti, la scomoda figura di Helmut Marko, la probabile uscita di Newey: pur senza rallentare la corsa delle monoposto, quasi sempre dominanti, tutto ciò ha fatto salire (e di parecchio) la temperatura dalle parti di Milton Keynes.
E non è ancora finita. Secondo la stampa tedesca, dopo l’appuntamento a stelle e strisce ma prima del Gran Premio di Imola (19 maggio), Max Verstappen, il padre Jos e il manager Raymond Vermeulen incontreranno infatti la Mercedes per parlare di futuro. Le Frecce d’argento sono disposte a tutto pur di portarsi a casa il campione olandese. E questo “tutto” riguarda anche l’ingaggio di Pierre Waché, direttore tecnico della Red Bull, che dovrebbe garantire la nascita di una monoposto competitiva.
Toto Wolff e i suoi stanno però muovendosi su più livelli. Per assicurarsi Verstappen devono infatti effettivamente strapparlo ai rivali. Come fare? Convincendo Helmut Marko a lasciare la casa anglo-austriaca e a trasferirsi a Brackley. L’azione avrebbe una duplice valenza: darebbe immediatamente la possibilità a Max di uscire dal suo contratto facendo valere la clausola che gli permette di liberarsi nel caso in cui l’amico-consigliere non faccia più parte della Red Bull e… lo stimolerebbe a seguirlo nella nuova avventura. Un ultimo “particolare” potrebbe, infine, dare la spinta decisiva al 26enne nativo di Hasselt: gli sarebbe sottoposto un accordo ricchissimo. Secondo quanto pattuito con Horner, Verstappen al momento ha uno stipendio di 70 milioni di euro all’anno (45 milioni garantiti più 25 milioni di bonus). Tanti? La Mercedes sembra pronta a renderlo infinitamente più ricco: pare infatti che la casa tedesca voglia spingersi fino a un compenso (anche in questo caso composto da una parte fissa più dei bonus) da 150 milioni a stagione per… ancora molti anni. L’idea è quella di blindare il pilota fino a fine carriera rendendolo poi, una volta uscito dall’abitacolo, ambasciatore “a vita” del marchio.