LIMA - Negli ultimi 20 mesi, il sindaco di Balsapuerto, località amazzonica a circa 800 chilometri a nord-est di Lima, ha presumibilmente ucciso "a colpi di fucile o machete, ascia e perfino lapidandoli o sgozzandoli almeno 14 sciamani dell'etnia shawi".
Lo ha detto oggi il vice ministro per i rapporti inteculturali, Vicente Otta, annunciando che una commissione di poliziotti e giudici si recherà sul posto per svolgere un'indagine.
Nel corso della stessa conferenza stampa, Roger Rummil, un esperto in problemi amazzonici, ha precisato che il sindaco e suo fratello, "spinti da fanatismo religioso" in quanto convertiti al fondamentalismo protestante, hanno ucciso gli sciamani che curavano i membri dell'etnia shavi.
Gli shavi da oltre un anno sono colpiti da un alto indice dei mortalità infantile e il sindaco ha accusato gli sciamani di "stregoneria", decidendone l'eliminazione.
Ats Ans