Lo ha annunciato la task force dell'esercito di Manila di stanza sull'isola di Basilan, dove si sono verificate le violenze.
Secondo il colonnello Ramon Yogyog, gli scontri sono iniziati intorno alle 7:30 di mattina durante un'operazione di pattugliamento dell'area attorno al distretto di Sumisip, dove i lavoratori delle piantagioni locali lamentavano minacce ed estorsioni da parte dei banditi. Un'iniziale scaramuccia è poi degenerata in un intenso scontro a fuoco, con l'arrivo di rinforzi sia tra i banditi.
Nonostante l'addestramento ricevuto dalle truppe statunitensi, l'esercito di Manila ha compiuto solo parziali progressi nella lotta contro i gruppi islamici nel sud dell'arcipelago, a maggioranza cristiana. Abu Sayyaf, in particolare, è considerato il più estremista dei gruppi nella zona, con una lunga scia di attacchi e rapimenti anche di stranieri.