Vestiti di bianco, come tradizione per il lutto nazionale proclamato per una settimana subito dopo la morte di Sihanouk, gli ex sudditi hanno atteso la processione lungo i 10 km dall'aeroporto alla città. L'affluenza conferma così l'affetto e il rispetto di gran parte della popolazione verso il sovrano salito sul trono nel 1941 e padre dell'indipendenza del Paese, che contribuì tuttavia a distruggere, appoggiando gli emergenti ribelli dei Khmer Rossi prima che il loro regime si rendesse responsabile di 1,7 milioni di morti.
La salma di Sihanouk è stata scortata dal figlio e attuale re, Norodom Sihamoni, assieme al primo ministro Hun Sen, "uomo forte" del Paese dalla metà degli anni Ottanta che ha progressivamente eclissato l'influenza di ogni rivale e al contempo dello stesso Sihanouk, prima della sua abdicazione nel 2004 per problemi di salute.
Dopo una settimana di lutto nazionale, la salma rimarrà esposta per tre mesi, prima del funerale la cui data non è stata ancora annunciata.