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L'OSPITEGobbi nella Massoneria, la replica del Consigliere di Stato

21.08.11 - 11:46
Foto Ti-Press Samuel Golay
Gobbi nella Massoneria, la replica del Consigliere di Stato

Il Consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni replica all'articolo apparso questa mattina sul domenicale "Il Caffè", nel quale si parla della richiesta d'ingresso dell'esponente leghista nella Massoneria. Riportiamo integralmente, come richiesto, la replica di Gobbi:

Ancora una volta le mie dichiarazioni (telefoniche) sono state travisate da coloro che credevo giornalisti, mentre si trattava di giornalai. 
 
Non smentisco niente, ma l’astio nei miei confronti che traspare dalla serie di articoli dedicatimi, ed essendo stata messa in discussione la mia posizione istituzionale, sono costretto a fare alcune precisazioni.
 
1) La mia disponibilità all’invito di adesione alla Loggia Massonica “Il Dovere”, è giacente dal marzo-aprile 2010. Venerdì scorso, 19 agosto 2011, sono stato invitato ad un colloquio esplicativo da due esponenti della Loggia stessa. Tutto è stato fatto alla luce del sole, tanto è vero che il giornalaio, era informato in ogni minimo dettaglio.
 
Evidentemente il domenicale locarnese disponeva di molti spazi vuoti per l’odierna edizione. È possibile che per il settimanale in questione io sia un uomo da “portare avanti”, e questa è la terza volta che, dalla mia elezione, mi dedica la prima pagina. Questo, per me politico, è entusiasmante, poiché il massimo affronto che si possa fare ad un politico è ignorarlo.
 
2)  Il commento “Non si può servire lo Stato con squadra e grembiulino” sottolinea, ancora una volta, che il “direttore giornalaio” del settimanale non sa, o non si rende conto, che personaggi come Dufour, Washington, Franklin, Garibaldi ed altri che hanno servito con dedizione ed onestà – senza ricevere alcun privilegio – la Patria erano importanti esponenti della massoneria.
 
3)  Con l’affermazione a pagina 7 dal titolo “Gobbi vuole diventare massone ma i fratelli fanno resistenza” si riporta, nell’articolo stesso, che questa nasca dal fatto (sempre secondo il pensiero del “direttore giornalaio”) che il sottoscritto sia considerato “razzista” da esponenti della Loggia. Quest’affermazione è inequivocabilmente falsa, poiché se così fosse – non trattandosi di un gremio tipo “Ku Klux Klan” – la mia idoneità all’adesione sarebbe tassativamente esclusa.
 
4)  Non credo che si possa “brigare” per entrare in questa corporazione: l’adesione pare sia decisa dall’assemblea plenaria, come afferma il domenicale in questione.
 
Questo lo dovevo al fine di chiarire la mia posizione nei confronti delle Istituzioni e nei confronti di me stesso. Non ho scheletri nell’armadio e non ho alcuna intenzione di inserirne.

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