La Commissione europea ha stabilito che le compagnie aeree svizzere non possono partecipare a gare comunitarie. Darwin replica: "No, il problema era un altro"
AOSTA - L'Ente nazionale per l'aviazione civile italiano (Enac) ha bocciato l'assegnazione a Darwin Airline del collegamento aereo Aosta-Roma Fiumicino. La decisione, riferisce l'agenzia italiana Ansa, è stata presa dopo che la Commissione europea ha stabilito che le società aeree svizzere non possono partecipare a gare comunitarie, essendo ancora in corso "i negoziati tra l'Unione europea e la Svizzera per i servizi aerei in cabotaggio". In particolare l’Europa rileva che le autorità elvetiche "non autorizzano i vettori comunitari ad operare all’interno della Svizzera", e invita l'Italia a fare altrettanto.
Airvallée, il vettore rivale di Darwin sulla tratta valdostana, aveva sollevato il problema dell’incompatibilità della compagnia elvetica, riporta il quotidiano La Stampa, con un ricorso al Tar del Lazio. Il collegamento aereo avrebbe dovuto prendere il via lo scorso autunno, ma tutto fu bloccato. A questo punto l'Enac dovrà bandire una nuova gara europea alla quale, sulla scorta di quanto stabilito da Bruxelles, le compagnie svizzere non potranno prendere parte.
La replica di Darwin - Da noi contattato, il portavoce di Darwin Airline Massimo Boni spiega che l'annullamento dell'assegnazione a Darwin non riguarda una questione di mancata reciprocità di trattamento tra Europa e Svizzera. Il bando di concorso per il volo tra Aosta e la capitale italiana prevedeva la partecipazione di più compagnie, per scegliere tra di esse quella che offriva le migliori condizioni (economiche, ma non solo). Invece, al concorso aveva partecipato un'unica compagnia, ovvero Darwin. Su queste basi si è fondato il ricorso di Airvallée, e la decisione dell'Ente nazionale italiano di sospendere tutto.
Darwin Airline, oltre alla tratta già citata, gestisce un altro volo completamente in territorio italiano: quello Bolzano-Roma. Per il quale Enac non ha mai avuto nulla da eccepire, spiega Boni. Darwin non ha più ricevuto comunicazioni dall'Enac dalla fine di settembre. La notizia odierna, conclude il portavoce della compagnia, è frutto di "speculazioni giornalistiche".