In programma il 26 marzo alle 17 al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto la performance del quartetto Marco Santilli CheRoba, che presenterà in anteprima ticinese il nuovo album "L'occhio della betulla"
LIGORNETTO - Per festeggiare l’arrivo della primavera, il quartetto Marco Santilli CheRoba propone al Museo un concerto dove jazz e canzoni si fondono in una poetica miscela di stili e immagini che vanno in scena sotto "L’occhio della betulla", titolo del loro ultimo lavoro discografico di freschissima pubblicazione.
In erboristeria si afferma che la linfa di betulla è una soluzione ricca di nutrienti indispensabili per la vita degli alberi e delle piante, tanto da essere considerata per importanza al pari del sangue per gli animali e gli esseri umani. Questa sostanza si estrae in primavera dai tronchi delle betulle, senza danneggiare la pianta, perché ne viene estratta solo una minima parte dall’albero. Il resto della linfa continua il suo regolare percorso per portare nutrienti preziosi dalle radici alle parti aeree degli alberi.
"L’occhio della betulla", per Marco Santilli è stato invece un incontro casuale, ma che si è rivelato vitale e creativo, come afferma: «Alzando gli occhi oltre la finestra mentre mi apprestavo a suonare, vidi che mi stava guardando. Dal bianco tronco di una betulla, là fuori. Mi controllava? Una presenza costante che mi osservava, benevola e incuriosita, mentre la musica nasceva.»
"L’occhio della betulla" è stato pubblicato lo scorso gennaio contemporaneamente all’altro lavoro di Santilli, "La Stüa", e il successo non ha tardato ad arrivare, tanto che entrambi gli album sono subito balzati nella Top Ten di iTunes CH nella categoria “Jazz contemporaneo internazionale”. Marco Santilli nella sua carriera ha sperimentato molti generi, miscelando timbri, lingue e gusti diversi, e benché musicista da tempo affermato sulla scena musicale della Svizzera tedesca, quando compone, pensa in italiano, con l’intimo desiderio di creare un ponte verso sud anche con il suo nuovo quartetto CheRoba: insieme interpretano i brani di questo album con una tale cura, calore e maestria, come se li avessero portati in tour per anni nei club. Il risultato è un universo fatto di reminiscenze dello scrittore Hermann Hesse a Montagnola, melodie ispirate a una poesia dialettale, ballate abilmente tessute, citazioni della tradizione jazzistica e improvvisazioni scatenate.
I brani composti per "L’occhio della betulla" (registrato alla RSI - Radio della Svizzera Italiana e pubblicato da Unit Records), scrive Santilli, «hanno trovato i propri interpreti in Lorenzo Frizzera - che un giorno è venuto a provare con la sua chitarra a 12 corde e da allora riesce sempre a stupirmi con il suo ricco sound e la sua fantasia -, in Ivan Tibolla - musicista veneto che come un fratello mi accompagna in ogni avventura musicale; abile e brillante sia come organista e fisarmonicista sia come pianista allo Steinway a coda -, e in Fulvio Maras - che ho sentito una volta in concerto e ho pensato "ecco un batterista con il quale vorrei suonare!"».
Il concerto, tra l'altro, inaugura una prima e felice collaborazione con l’associazione Jazzy Jams/Jazz in Bess; i cui membri beneficeranno dell’entrata a prezzo ridotto.
Info: marcosantilli.ch ; museo-vela.ch
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