Ipotesi complottiste, profezie mirabolanti, mistiche previsioni sulle ragioni dietro un gesto che non ha precedenti nell'epoca moderna
LUGANO - A Benedetto XVI succederà l'ultimo Papa e si apriranno le porte dei cieli. Apocalisse, giudizio divino, e chi più ne ha più ne metta, la rete in queste ore, dopo la notizia riguardante le dimissioni di Ratzinger, sta vomitando tutta quel coacervo di ipotesi complottiste, profezie mirabolanti, mistiche previsioni sulle ragioni dietro un gesto che non ha precedenti nell'epoca moderna.
Tra queste, la più "autorevole" riguarda la profezia di Malachia, lista di 112 brevi frasi in latino (da alcuni ritenute una premonizione attribuita a San Malachia di Armagh), che ha la pretesa di descrivere tutti i papi (compresi alcuni antipapi) partendo da Celestino II (eletto nel 1143), e che si conclude con un papa descritto come "Petrus Romanus" il cui pontificato, secondo la profezia, terminerà con la distruzione della città di Roma.
Malachia avrebbe descritto ciascuno dei 111 (o 112, a seconda delle versioni) futuri pontefici attraverso un "motto"; i motti vanno da papa Celestino II (1143-1144) fino alla fine dei tempi, descrivendo il destino dei papi e della Chiesa Cattolica. Non tutti i "motti" hanno la stessa precisione, alcuni sono molto generici. In particolare, nello scorso secolo, si è sottolineata la precisione dei motti anteriori al 1600 (cioè anteriori alla comparsa della presunta profezia) e la minore precisione di quelli successivi.
Tuttavia, con l'avvicendarsi di quelli che secondo la profezia sarebbero gli ultimi papi dei tempi, si è recentemente riportata l'attenzione su questa profezia. La cosa più rilevante però è che, secondo alcune interpretazioni, il penultimo Papa, quello che precederebbe appunto il "Petrus Romanus", sarebbe proprio papa Benedetto XVI.
Ad avvalorare l'apocalittica profezia ci sarebbe, in qualità di fantomatico riscontro, anche la pubblicazione di un romanzo, la cui pubblicazione sarebbe stata fatta ritirare dallo stesso Vaticano. Si tratta di "Imprimatur" libro scritto da Rita Monaldi e Francesco Sorti, edito da Mondadori per la prima volta nel 2002.
Il romanzo ebbe un grande successo, piazzandosi al quarto posto nella classifica dei libri più letti del Corriere della Sera, ma in Italia, poco dopo la pubblicazione della terza edizione, scomparve e non fu più pubblicato. In questo libro, tra le altre cose, sarebbe citata proprio la profezia di Malachia.
In effetti gli autori denunciarono un boicottaggio dalle case editrici italiane le quali, su presunta pressione vaticana, che non avrebbe gradito la pubblicazione di alcuni fatti storici, ma questi avrebbero riguardato non la profezia sull'ultimo papa, ma le trame di papa Innocenzo XI.
In ogni caso questo è irrilevante. Ci sono infatti tutti gli elementi per suscitare la consueta isteria di massa e far sì che la notizia faccia velocemente il giro della rete.