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FRANCIAPaura tra gli ebrei a Marsiglia: "Via la kippah"

12.01.16 - 20:21
Il Concistoro israelitico locale ha invitato i 70.000 fedeli a non metterla, "in attesa di giorni migliori"
Foto Fotolia
Paura tra gli ebrei a Marsiglia: "Via la kippah"
Il Concistoro israelitico locale ha invitato i 70.000 fedeli a non metterla, "in attesa di giorni migliori"

MARSIGLIA - "Togliete la kippah": paura nella comunità ebraica di Marsiglia dopo che ieri un insegnante che indossava il copricapo degli ebrei è stato aggredito a colpi di machete mentre si recava in Sinagoga. Il Concistoro israelitico locale ha invitato i 70.000 fedeli di Marsiglia - la seconda comunità israelitica dopo Parigi - a non indossare la kippah, almeno provvisoriamente, "in attesa di giorni migliori". "Non dobbiamo cedere. Continueremo a metterla", ha però ribattuto in serata il Gran Rabbino di Francia, Kaim Korsia.

Un ammonimento a cui si è unito anche il Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia. Da Marsiglia, il presidente del concistoro, Zvi Ammar, aveva detto che "non si tratta di cedere né al terrorismo né a questi barbari, ma solo di tutelare vite umane. Purtroppo - ha continuato - davanti a una situazione eccezionale andava presa una decisione eccezionale. Sono molto triste". Davanti a questi eventi "siamo costretti a nasconderci un pò. Non abbiamo scelta anche se lo Stato fa tutto il necessario per garantirci il massimo della protezione". Nel giorno in cui i riflettori dei media si sono spostati in Turchia per l'attentato a Istanbul oltralpe la tensione è rimasta altissima. Un consigliere comunale di Créteil, nella banlieue di Parigi, Alain Ghozland, 73 anni, anch'egli di religione ebraica, è stato ritrovato ucciso questa mattina in casa. L'abitazione era a soqquadro, l'auto e le carte di credito della vittima sono scomparse. Secondo la polizia, il politico locale - esponente della destra dei Republicains - "è stato violentemente picchiato". Anche se la pista privilegiata è quella dell'omicidio a scopo di rapina, l'Ufficio nazionale di vigilanza contro l'antisemitismo (BNCVA) chiede "che siano esplorate tutte le piste, compresa quella islamico-terrorista e quella antisemita".

Intanto, il fermo dello studente turco di origini curde che ieri è passato all'azione contro l'insegnante dell'istituto franco-ebraico di Marsiglia è stato prolungato di altre 24 ore. Il quindicenne incensurato con buoni risultati scolastici che ha detto agli inquirenti di aver agito in nome di Allah e dello Stato islamico (Isis) è stato trasferito in giornata alla sezione antiterrorismo di Parigi. La famiglia ha assicurato che non era al corrente del suo indottrinamento avvenuto probabilmente sul web. "Non pensavo di uscirne vivo. Nei suoi occhi ho intravisto l'odio", ha commentato il prof ebreo, Benjamin A., intervistato dal quotidiano La Provence. Il trentacinquenne lievemente ferito alla schiena e alla spalla ha detto di non essere arrabbiato ma di "di avere paura ed angoscia per l'avvenire". "Onestamente non so se ce la farò a riprendermi". A due mesi esatti dagli attentati di Parigi riapre Le Carillon, uno dei locali colpiti dai jihadisti. Da domani, la brasserie frequentatissima dai giovani cercherà un progressivo ritorno alla normalità. È qui che sono morte quindici delle 130 persone uccise in quel tragico venerdì 13 novembre.

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