La linea di difesa di un milionario inglese accusato di violenza carnale appare quantomeno fantasiosa
LONDRA – Se le sue dichiarazioni non fossero registrate nero su bianco nei documenti processuali si faticherebbe a crederci. Un milionario inglese accusato di avere stuprato una 18enne ha infatti sostenuto di non averle usato violenza volontariamente, ma di esserle caduto addosso penetrandola accidentalmente.
Nell’agosto del 2014 Ehsan Abdulaziz, 46 anni, ha condotto a casa propria una 18enne che conosceva da sei o sette mesi insieme a una coetanea sua amica dopo avere incontrato le due giovani in un club. Giunti nell’abitazione, l’imprenditore immobiliare si è appartato nella sua stanza per fare sesso con la ragazza che conosceva già mentre l’amica è rimasta sul divano a dormire. All’alba quest’ultima è stata però svegliata da Abdulaziz che, sdraiato su di lei, la penetrava. A quel punto la donna ha dato su tutte le furie e se n’è andata di casa chiamando la polizia. Questa la versione della presunta vittima. Abdulaziz, al contrario, ha finora sostenuto di essere passato dal salotto per andare a prendere dell’acqua e di essere stato adescato dalla 18enne che si passava una mano fra le gambe. I due, tuttavia, non avrebbero consumato alcun rapporto perché la giovane sul divano, inaspettatamente, si è arrabbiata e se n’è andata.
Confrontato con il test del DNA che conferma la presenza di tracce del suo liquido seminale nella ragazza, però, la difesa dell’uomo ha ora inaugurato una nuova versione: Abdulaziz “aveva fatto sesso con l’amica della ricorrente e, quando è andato in salotto, il suo pene era ancora eretto e aveva dello sperma sulle maniâ€, ha ricapitolato durante il processo il pubblico ministero Jonathan Davies come riporta il Daily Telegraph. A quel punto la ragazza “ha spinto le mani dell’uomo verso la propria vagina – ha continuato –. Lui afferma di essere effettivamente caduto su di lei e che il suo pene potrebbe averla penetrataâ€.
Il processo al tribunale di Southwark continua.