L'utile netto del gruppo farmaceutico basilese è aumentato del 7% nel 2016 a 9,73 miliardi di franchi
BASILEA - Profitti e vendite in crescita per il gruppo farmaceutico basilese Roche nel 2016: l'utile netto è aumentato nel 7% a 9,73 miliardi di franchi , il fatturato del 5% a 50,6 miliardi, grazie all'apporto di diversi suoi medicinali anti cancro. A tassi di cambio costanti la crescita del fatturato è stata del 4%, indica una nota del gruppo diramata oggi.
L'utile operativo rapportato alle attività di base è progredito del 5% a 18,4 miliardi di franchi. Gli analisti interpellati dall'agenzia finanziaria awp avevano anticipato in media vendite per 50,81 miliardi e un utile operativo di 18,54.
Roche fa così meglio del suo concorrente diretto, il vicino di casa Novartis, che ha pubblicato i risultati la settimana scorsa. Novartis ha annunciato un utile netto in calo del 5% rispetto al 2015, a 6,7 miliardi di dollari (6,65 miliardi di franchi), mentre il volume d'affari non è andato oltre i 48,52 miliardi di dollari, un calo del 2% rispetto all'anno precedente.
Il giro d'affari della divisione Diagnostics è progredito del 6% (+7% a tassi di cambio costanti), a 11,5 miliardi di franchi, una crescita dovuta in gran parte alle soluzioni di immunodiagnostica.
Per quanto concerne la divisione Pharma, le vendite sono aumentate del 5% (+3% a tassi di cambio costanti), a 39,1 miliardi. Gli anticancerogeni Perjeta e Herceptin, così come i farmaci Actemra/RoActemra utilizzati per il trattamento della poliartrite reaumatoide, hanno contribuito al buon risultato.
«In meno di un anno abbiamo messo sul mercato quattro nuovi medicinali», si rallegra il CEO di Roche Severin Schwaan citato nella nota. L'Agenzia per gli alimenti e i medicinali americana, la FDA, ha inoltre riconosciuto lo status di novità terapeutica a cinque farmaci di Roche, aggiunge.
In una conferenza stampa a Basilea, Schwan non si è mostrato soverchiamente preoccupato per le pressioni esercitate da Donald Trump sull'industria farmaceutica affinché abbassi i prezzi dei medicinali, definiti «astronomici» dal neopresidente americano. Il CEO vede Roche ancora ben posizionata sul mercato USA e ha detto di non avere dubbi che, proprio negli Stati Uniti, farmaci innovativi come quelli proposti dalla multinazionale renana continueranno ad essere bene accolti.
A rafforzare questo buon posizionamento, secondo Schwan, si aggiunge la forte presenza di Roche sul territorio americano: il gruppo occupa negli USA 25'000 dei 94'000 dipendenti che conta a livello mondiale. La sola divisione Pharma realizza negli Stati Uniti un fatturato di 18,6 miliardi di dollari.
Per l'esercizio appena cominciato la direzione di Roche prevede che la crescita dell'utile non supererà quella del fatturato, rilevando che i brevetti di singoli suoi farmaci stanno per scadere. A tassi di cambio costanti le vendite dovrebbero a suo avviso registrare un aumento al di sotto del 5%.
Il consiglio d'amministrazione propone di aumentare il dividendo di 10 centesimi a 8,20 franchi per azione.