Banche, payment, software. La parola chiave dev'essere sicurezza. Codd&Date Suisse con sede a Lugano è la risposta
LUGANO - Dei consulenti informatici si potrebbe scherzarci su, e un po' come succede nel mondo degli avvocati le battute migliori provengono dal loro stesso ambiente. Questo è inevitabile, se si pensa che dagli anni Ottanta/Novanta si è assistito alla fusione del linguaggio consulenziale con quello un po' nerd e talvolta incomprensibile dell'informatica, contribuendo a creare quel pregiudizio che a volte copre il lavoro di chi maneggia attorno a software e Rete.
Per fare un bagno di serietà bisogna parlare, come abbiamo fatto noi, con Codd&Date Suisse. Anch'essa nata in Svizzera, l'anno scorso, con mentalità startup ma con una lunga storia alle spalle, appartenente a società grandi e capitalizzate (come altre di questo settore in Canton Ticino, dove il mercato è in pieno sviluppo ed è ideale per chi conosce già il mestiere), questa società nata trent'anni fa in Italia ha il vanto di essere una delle primissime divulgatrici della tecnologia dei database relazionali, nel 2013 è entrata in Vipera - società quotata a Londra, ma di origine svizzera - ed ora fa la sua parte nel mondo degli integratori di sistema, con un occhio particolare all'ePayment e una spiccata capacità operativa nel mondo finance.
Finance, banche, payment, software. Il termine finale di questa sequenza? Sicurezza. Rosario Piazzese per Codd&Date ne ha parlato lo scorso ottobre a Lugano con i colleghi Dario Carnelli e Giancarlo Nocerino e il Professor Andrea Giochetta dell’Università Cattolica di Milano, sempre per Ated-ICT Ticino, che tra l’altro su questa alfabetizzazione sta spingendo anche con dei corsi. Gli ambiti di competenza dell'azienda sono attinenti, più o meno direttamente, al data governance e alle prescritte ragioni del risk management. «L'idea di partenza era capitalizzare quanto fatto negli anni precedenti», racconta Piazzese. «Poi la vocazione internazionale della nostra società ci ha fatto convergere sulla definizione della strategia delle aziende e la compliance nello specifico mercato svizzero».
Il tema di questo ultimo anno - e lo sarà anche del prossimo - è proprio l'adeguamento alle normative nell'ambito degli scambi tecnologici dei clienti da e per la Svizzera; se non è in discussione la posizione extra Europa Unita, c'è una spinta del commercio elettronico, dei servizi di pagamento sottesi, del fintech, che allaccia tutti quanti in senso, si potrebbe dire, centripeto: "Siamo di fronte al fatto che la confederazione si è inserita nell’adozione di standard dell'Unione: sistemi di pagamento, MIFID2, SEPA2, ISO20022 la nuova direttiva sui micropagamenti PSD2 che avrà impatti diretti sulle imprese nei prossimi 12 - 18 mesi. Operativamente si devono declinare direttive e best practices per valutarne la fattibilità nella digitalizzazione dei processi. Sono percorsi evolutivi dei sistemi di pagamento e dei regolamenti svizzeri che hanno una ricaduta diretta su tutti i clienti del mondo bancario". Per Piazzese è sfidante, oggi, riuscire a far adottare i giusti processi di pagamento, coerenti, ai retailer, ai B2B e ai B2C che devono gestire questi flussi. Declinazione informatica e organizzativa che sarebbe - il condizionale è d'obbligo - argomento di almeno un decennio, però diciamola tutta: la proporzione esatta fra le spinte del mercato, con tutte le sue opportunità, e le conseguenti esigenze di sicurezza, per evitare o gestire i rischi, è ancora argomento ostico sul quale tante società come Codd&Date devono insistere come un fabbro col martello. E fanno bene.
«Sono cambiati i tempi di reazione, oggi sono molto più stretti, da anni a pochi mesi», raccontano, «dunque i paradigmi aziendali saranno anche gli stessi, compresa la professionalità e la cura per il dettaglio, ma in un contesto che obbliga al by design, cioè al fare le cose il più possibile già sicure, aggiornate, strutturate ma flessibili». Però bisogna anche avere un approccio agile, leggero, nelle tecnologie e nei costi, quando si tratta di piccole e medie imprese, che nel cantone, ad esempio, sono gran parte del tessuto industriale.
E così, l’IT consulting di un’azienda con tanta storia, tanto sapere, tanta managerialità, e di fresca apertura in Svizzera, è una consulenza che garantisce i servizi a cui si è abituati, innovazione del business, data governance e analytic, tutto quanto, ma con questa missione speciale: capitalizzare le qualità delle aziende svizzere supportandole nel fare affari in contesto europeo, che oggi reclama un’abilità ad occuparsi di protezione dati, sicurezza, contestualmente alla trasformazione digitale dell’impresa, che non si può improvvisare.