Cerca e trova immobili
I giovani non sono sempre preparati alla pressione mediatica delle pubblicità: «così non vai bene, non sei magro, non sei bello, non sei efficace»
Ancora una piccola riflessione a proposito del livello di stress a cui sottoponiamo - consapevoli o meno – i nostri giovani. Mi è stato fatto notare che, al termine delle vacanze natalizie, è letteralmente esplosa la pubblicità relativa alle diete dimagranti, ai preparati per purificarsi, alle palestre, agli studi che ti garantiscono una perdita di peso regolare e non dannosa per la tua salute, e via dicendo. Come dire: abbuffati pure; poi, però, devi rimetterti in salute. E fin qui ci potrebbe anche stare, se non fosse che, accanto a quel "devi rimetterti in salute" c'è la formulazione di un giudizio del tipo: guarda che così non va bene, non sei all'altezza, non sei performante, non sei attrattivo o attrattiva, non sei efficace, non sei bello o bella (per non dire che sei un bonzo o un pachiderma o, comunque, grasso grasso grasso…) e altri infiniti non sei. Difficile non sentirsi in colpa per aver abusato del cibo che le meritatissime ferie (natalizie) ci hanno offerto. E se un giovane e una giovane non sono preparati a questo fioccare di giudizi sulla propria persona, finiranno per crederci davvero, anche se in verità ciò non corrisponde per nulla alla verità. Insegnare ai nostri ragazzi a leggere e a interpretare questo tipo di pressione è compito degli adulti. Ed è per questo che dobbiamo prestare a questo tipo di pressione – così come ad altri - la massima attenzione.