L'idea di sopprimere la moneta è stata rilanciata in una mozione dal consigliere nazionale Roland Büchel (UDC/SG). Questi ritiene che i 5 centesimi non abbiano più alcuna utilità e ingombrino i portafogli. La sua scomparsa - sostiene - potrebbe persino far abbassare i prezzi di alcuni prodotti: ciò che oggi costa 9 fr. 95 si pagherebbe 9 fr. 90 e non 10 franchi.
Contrariamente a quello che pensa il deputato, il conio della moneta non costa più del suo valore, precisa il Consiglio federale nella sua risposta pubblicata oggi. Se tale tendenza dovesse cambiare su un lungo periodo, potremmo allora riflettere e prendere misure.
La scomparsa dei 5 centesimi costerebbe troppo cara: provocherebbe spese straordinarie tra i 35 e i 50 milioni di franchi per il riacquisto delle monete da parte della Confederazione. Inoltre causerebbe considerevoli spese di logistica per la Banca nazionale, banche commerciali e casse pubbliche. Senza contare i costi supplementari per la distruzione delle monete e quelli che dovranno assumere i singoli, in particolare nel commercio al dettaglio, per la modifica dei sistemi informatici.
Nel 2005, l'idea lanciata dal ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz di sopprimere i 5 centesimi aveva sollevato critiche. Il Consiglio federale aveva fatto marcia indietro. Niente lascia pensare che l'economia e la popolazione avrebbero una reazione diversa di fronte all'eliminazione oggi, indica il governo: ne è testimonianza la quantità di pezzi ordinati ogni anno dalla Banca nazionale.