Una maggiore collaborazione tra i servizi segreti e la polizia federale avrebbe probabilmente condotto all'arresto di Hervé Falciani
BERNA - Una maggiore collaborazione tra i servizi segreti e la polizia federale avrebbe probabilmente condotto all'arresto di Hervé Falciani, l'informatico francese che rubò decine di migliaia di dati di clienti della HSBC di Ginevra, e il cui processo s'inizierà domani a Bellinzona, in sua assenza, di fronte al Tribunale penale federale.
È quanto affermano oggi i domenicali "Le Matin Dimanche" e "SonntagsZeitung" sulla base di un documento inedito del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) e di dichiarazioni rilasciate dall'attuale vicedirettore Jürg Bühler.
Prima di fuggire in Francia, paese al quale cedette i dati (di oltre 100mila clienti), Falciani era stato sentito dal Ministero pubblico della Confederazione il 22 dicembre 2008, perché sospettato di aver sottratto, assieme a una complice che lavorava con lui per la stessa banca, i dati informatici in questione.
All'epoca Falciani si nascondeva dietro la falsa identità di Ruben Al-Chidiack. La polizia era riuscito a smascherarlo seguendo i movimenti della donna.
I servizi segreti elvetici, all'epoca ancora divisi in due tronconi (Servizio di analisi e prevenzione SAP e Servizio informazioni strategico SIS), avevano ricevuto nel luglio 2008 dall'estero l'informazione secondo cui un certo Ruben Al-Chidiack aveva offerto al Servizio segreto tedesco (BND) dati rubati dalla filiale ginevrina della HSBC, ma che i germanici avevano respinto l'offerta.
Vista la precisione delle informazioni, è assai probabile- scrivono i due domenicali - che la fonte estera non fosse altro che lo stesso BND. Più tardi, quest'ultimo avrebbe trasmesso al fisco le informazioni in questione.
All'epoca, i servizi elvetici non conoscevano l'identità del presunto ladro. Tuttavia, se avessero consultato la banca dati JANUS e IPAS, avrebbero scoperto che la polizia federale aveva aperto un'inchiesta giudiziaria contro un certo Ruben Al-Chidiack già il 28 maggio 2008 per spionaggio economico.
Ai settimanali, Bühler ha spiegato il qui pro quo col fatto che all'epoca i servizi non erano stati avvisati dai colleghi della polizia federale. Fu solo a inizio 2009, durante uno scambio informale di informazioni tra MPC e servizi segreti, "che abbiamo saputo che una procedura era già in corso".
Secondo i domenicali, che citano una fonte anonima, se la procuratrice federale dell'epoca, Laurence Boillat, fosse stata in possesso dei dati raccolti dalla polizia federale e dai servizi segreti, probabilmente non avrebbe rilasciato Falciani. Quest'ultimo venne lasciato rincasare poiché doveva accudire, almeno così disse, la figlia disabile.
ats