Una sentenza del Tribunale federale potrebbe innescare il trend
ZURIGO - Più Zone 30 nelle città elvetiche? Sì, perché una recente sentenza del Tribunale federale potrebbe fare scuola: i residenti in una strada di transito a Zugo hanno avuto la meglio dopo che si sono lamentati per l'inquinamento acustico. Ora le autorità cantonali dovranno valutare le possibili misure per la riduzione del rumore, come per esempio l'introduzione di una Zona 30. Secondo la Nzz la sentenza potrebbe avere conseguenze a livello svizzero, poiché si basa su uno studio dell'Ufficio federale dell'ambiente applicabile anche in altre situazioni.
L'introduzione di più Zone 30 nelle città è ben vista da Evi Allemann, consigliera nazionale Ps e presidente dell'Associazione traffico e ambiente: «Sulle strade cittadine non ha assolutamente senso più velocità, poiché i 30 chilometri orari sono più sicuri, più silenziosi e garantiscono una circolazione più fluida». I 30 all'ora sarebbero dunque il trend del futuro, «anche sulle strade principali» afferma Allemann, che a titolo d'esempio parla della località in cui risiede: «Da dieci anni si circola a 30 all'ora sulla via di transito, gli incidenti sono diminuiti».
Non ci sta invece l'Udc Walter Wobmann, che esclude i 30 all'ora sulle strade cantonali, parlando di tormento per gli automobilisti. E il politico mette pure in dubbio la decisione del Tribunale federale: «Circolando a 50 all'ora in una marcia più alta, si fa meno rumore di quando si procede a 30 con una marcia più bassa. Questa sentenza ha una sola conseguenza: più traffico». Secondo lui la sentenza non sarebbe nemmneno al passo coi tempi: «Con le auto elettriche, la circolazione sarà comunque più silenziosa».