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SVIZZERA / CITTÀ DEL VATICANOUn San Bernardo da Papa Francesco

18.05.16 - 18:32
Una delegazione svizzera ha chiesto l'appoggio del Pontefice per far entrare l'ospizio nel Patrimonio mondiale dell'Unesco
Un San Bernardo da Papa Francesco
Una delegazione svizzera ha chiesto l'appoggio del Pontefice per far entrare l'ospizio nel Patrimonio mondiale dell'Unesco

BERNA - I 70 chilogrammi e il folto pelo di Magnum, un cane San Bernardo discendente del prestigioso Barry, hanno affascinato papa Francesco oggi in Vaticano. La visita a Roma è una delle iniziative di una delegazione elvetica che mira all'iscrizione dell'ospizio dei canonici, degli accessi sud e nord al passo del Gran San Bernardo e del locale allevamento di cani nella Lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco.

"Il papa è stato subito affascinato da sto colosso bonaccione di Magnum", ha riferito all'ats Claudio Rossetti, membro della delegazione e presidente della Fondazione Barry di Martigny (VS), dedicata al più famoso cane col marchio "Gran San Bernardo", oggi imbalsamato e conservato al Museo di storia naturale di Berna, che avrebbe salvato almeno 40 persone.

Francesco non ha esitato ad accarezzarlo e si è chiesto come mai non fosse munito di una botticella di grappa appesa al collo. "Gli abbiamo spiegato che Magnum (di 18 mesi) è ancora troppo giovane", ha detto Rossetti.

La candidatura presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco) del passo tra Vallese e Valle d'Aosta (I) sarà internazionale, ha spiegato l'ex consigliere nazionale vallesano nonché ex presidente del PPD nazionale Christophe Darbellay, che è uno dei membri della delegazione. "Il dossier è in preparazione con l'Italia". A Roma gli svizzeri hanno del resto incontrato anche rappresentanti della commissione dell'Unesco della vicina Repubblica.

 

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