Un sito complottista americano ha utilizzato la foto di un temporale sopra Ginevra per dimostrare la pericolosità del centro. Il portavoce: «Non siamo a conoscenza di nessuna porta delle tenebre»
GINEVRA - Grosse nuvole sopra Ginevra. Fulmini rischiarano il cielo. Il forte temporale, fotografato da un "cacciatore d'uragani" dell'Alta Savoia la notte tra il 24 e il 25 giugno, ha scatenato un gruppo di complottisti americani.
La fine del mondo - In un video, riportato dal Sun e visto oltre 300mila volte su YouTube, i Freedom Fighter Times accusano il CERN «di avere aperto un portale verso altre dimensioni» e di stare per provocare «la fine del mondo».
Benvenuti all’Inferno - I complottisti sostengono che l’istituzione con sede a Ginevra stia «aprendo le porte dell’Inferno» con il suo acceleratore di particelle e il nuovo progetto denominato “Awake”. Per gli anti-CERN, «i cambiamenti climatici sarebbero il primo effetto delle attività diaboliche portate avanti nel centro».
«Nessuna porta delle tenebre» - Tuttavia, la possibilità di incontrare Lucifero nelle strade della Città di Calvino rimangono assai remote. Lo conferma, con una buona dose di sarcasmo, il responsabile della comunicazione del CERN a “Le Matin”. «Per ora non siamo a conoscenza dell’apertura di nessuna porta delle tenebre». Il progetto Awake è stato testato una settimana prima dell’uragano ripreso nella fotografia. E per quanto riguarda le nuvole, MeteoNews specifica che si tratta di un classico cumulonembo.
Ennesima teoria del complotto - Il CERN è regolarmente confrontato con teorie del complotto di ogni genere. Quando fu inaugurato c’era la preoccupazione che il centro potesse creare un buco nero che avrebbe inghiottito la Terra.