Uno studio del Politecnico di Losanna ha messo in luce quali impianti di risalita sono destinati a scomparire nei prossimi decenni in Svizzera e in Ticino. La quantità di neve calerà del 70%
BERNA - Quest'anno la neve è arrivata decisamente in ritardo un po' ovunque, mettendo in seria difficoltà le stazioni sciistiche. C'è chi l'ha buttata sul ridere inscenando un babbo natale che sciava sul prato come nel caso della stazione sciistica di Charme, nel canton Friburgo.
In realtà c'è poco da scherzare, perchè quello che ha riferito oggi uno studio realizzato dal Politecnico di Losanna e dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe pesa come una spada di Damocle sul future delle stazioni sciistiche alpine. Comprese quelle ticinesi.
Lo studio ha rivelato che molte stazioni sciistiche svizzere sono destinate a scomparire nei prossimi decenni. La stagione invernale sta diventando sempre più corta, fanno notare i climatologi. Saranno colpite soprattutto gli impianti di risalita che sono al di sotto dei 1200 metri. Questi potrebbero scomparire entro il 2100.
I ricercatori hanno simulato la quantità di neve in diversi scenari fino all'anno 2100. Ebbene, fermo restando che il riscaldamento globale si fermi a due gradi, la quantità di neve diminuirebbe del 30%. «Se le emissioni di Co2 continueranno in questa quantità, possiamo tranquillamente dire che entro la fine del secolo sulle Alpi avremo il 70% di neve in meno», hanno spiegato i ricercatori al portale «Spiegel Online».
Nell'articolo pubblicato sullo «Spiegel Online» viene fornita anche una mappa delle Alpi svizzere con le stazione sciistiche destinate a morire. Il bollino rosso sta ad indicare quelle che hanno il destino segnato. Il bollino giallo quelle che potrebbero avere serie difficoltà. Il verde sta invece ad indicare che potranno cantar vittoria.
In Svizzera saranno colpiti soprattutto gli impianti delle Prealpi, come quelli di Hörnli nell'Oberland zurighese o lo scilift di Riffenmatt di Berna. Persino località rinomate come Disentis, Flims sarebbero a rischio.
Con il bollino giallo, quindi quelle potenzialmente a rischio, troviamo anche le stazioni ticinesi di Cimetta, Nara, Prato Leventina, Airolo Pesciüm e Lüina.
Guarda qui la mappa