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Queste stazioni sciistiche non ci saranno più nel 2100

SVIZZERAQueste stazioni sciistiche non ci saranno più nel 2100

27.03.17 - 20:43
Uno studio del Politecnico di Losanna ha messo in luce quali impianti di risalita sono destinati a scomparire nei prossimi decenni in Svizzera e in Ticino. La quantità di neve calerà del 70%
Queste stazioni sciistiche non ci saranno più nel 2100
Uno studio del Politecnico di Losanna ha messo in luce quali impianti di risalita sono destinati a scomparire nei prossimi decenni in Svizzera e in Ticino. La quantità di neve calerà del 70%

BERNA - Quest'anno la neve è arrivata decisamente in ritardo un po' ovunque, mettendo in seria difficoltà le stazioni sciistiche. C'è chi l'ha buttata sul ridere inscenando un babbo natale che sciava sul prato come nel caso della stazione sciistica di Charme, nel canton Friburgo.

In realtà c'è poco da scherzare, perchè quello che ha riferito oggi uno studio realizzato dal Politecnico di Losanna e dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe pesa come una spada di Damocle sul future delle stazioni sciistiche alpine. Comprese quelle ticinesi.

Lo studio ha rivelato che molte stazioni sciistiche svizzere sono destinate a scomparire nei prossimi decenni. La stagione invernale sta diventando sempre più corta, fanno notare i climatologi. Saranno colpite soprattutto gli impianti di risalita che sono al di sotto dei 1200 metri. Questi potrebbero scomparire entro il 2100.

I ricercatori hanno simulato la quantità di neve in diversi scenari fino all'anno 2100. Ebbene, fermo restando che il riscaldamento globale si fermi a due gradi, la quantità di neve diminuirebbe del 30%. «Se le emissioni di Co2 continueranno in questa quantità, possiamo tranquillamente dire che entro la fine del secolo sulle Alpi avremo il 70% di neve in meno», hanno spiegato i ricercatori al portale «Spiegel Online».

Nell'articolo pubblicato sullo «Spiegel Online» viene fornita anche una mappa delle Alpi svizzere con le stazione sciistiche destinate a morire. Il bollino rosso sta ad indicare quelle che hanno il destino segnato. Il bollino giallo quelle che potrebbero avere serie difficoltà. Il verde sta invece ad indicare che potranno cantar vittoria.

In Svizzera saranno colpiti soprattutto gli impianti delle Prealpi, come quelli di Hörnli nell'Oberland zurighese o lo scilift di Riffenmatt di Berna.  Persino località rinomate come Disentis, Flims sarebbero a rischio.

Con il bollino giallo, quindi quelle potenzialmente a rischio, troviamo anche le stazioni ticinesi di Cimetta, Nara, Prato Leventina, Airolo Pesciüm e Lüina.

Guarda qui la mappa

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COMMENTI
 

F.Netri 7 anni fa su tio
Qualche intellettualoide ecologista saprebbe dirmi quante tonnellate di CO2 sta immettendo nell'atmosfera l'Etna?

beta 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Bella domanda ! E immagina se un qualche vulcano, magari in contemporanea con un altro, decide di svegliarsi sul serio ? Gli esempi ci sono; anche non troppi anni fa . Buona giornata.

pontsort 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
I vulcani emettono anche acido solforico, oltre polveri fini che se raggiungono gli strati alti dell'atmosfera hanno un effetto contrario all'effetto serra. Non per niente nella storia le grandi eruzioni vulcaniche sono state seguite da periodi piu freddi dalla media. Inoltre fanno parte dell'equilibrio che si ö creato in milioni di anni

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
non ti si può rispondere perché non esistono "intelletttualoidi ecologisti" :-)))))))

Lore62 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
...lo stanno calcolando per poi stabilire una tassa sul CO2 da riscuotere dalla popolazione della Sicilia.... XD

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Va bene, però non hai risposto alla mia domanda.

negang 7 anni fa su tio
Qui si fa già tanto per il clima.. siamo efficienti. Il problema sono il miliardo di cinesi e lo stesso se non il doppio di indiani che inquinano come pochi altri fregandosene di tutto. E' come se in una casa a un piano open space nell'angolo cucina cercassimo di usare il minimo dell'energia e nel soggiorno ci fossero 40 persone in 50 metri quadri con il termosifone al massimo. Anche noi in cucina prima o poi ne subiremmo le conseguenze. Impossibile essere esenti.

sedelin 7 anni fa su tio
l'é l men da la cavagna, se si pensa che questa condizione riduce di molto l'approvvigionamento dell'acqua. il che é moooolto preoccupante.

Bandito976 7 anni fa su tio
purtroppo l'inquinamento si puó combattere solo assumendo personale a km 0. Le auto elettriche o a propulsione alternativa non risolvono il problema
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