L'animale ha portato all’interruzione del funzionamento del più grande e potente acceleratore di particelle al mondo
GINEVRA - Un piccolo mammifero ha causato un guasto all’acceleratore di particelle del CERN (LHC), nella notte fra giovedì e venerdì, riferisce la radio statunitense NPR.
L’emittente cita un rapporto interno al Centro europeo per la ricerca nucleare che ha menzionato «disturbi elettrici» e «danni alle connessioni per quanto riguarda i trasformatori». «L'LHC ha conosciuto settimane migliori!», è stato sottolineato.
Interrogato dalla radio, il portavoce del CERN Arnaud Marsollier ha confermato che «si sono verificati problemi elettrici, e siamo quasi certi che sono stati causati da un piccolo animale». Il rapporto indica che è stata con tutta probabilità una faina. L'animale è morto fulminato mordendo un cavo.
La squadra del CERN si stava preparando a condurre nuovi esperimenti con l'LHC. «Quando abbiamo iniziato, abbiamo avuto diversi problemi da risolvere. Quella della faina è stato uno di questi», ha spiega Marsollier all'Huffington Post. Questo sfortunato sabotaggio ritarderà di pochi giorni o poche settimane le attività del grande sistema. Il problema dovrebbe essere risolto comunque entro metà maggio.
Anello sotterraneo di 27 chilometri di circonferenza costruito fra la Svizzera e la Francia, l'LHC è una macchina estremamente sofisticata composta di magneti superconduttori molto potenti. Grazie alla sua attività è stato possibile, nel 2012, confermare l'esistenza del bosone di Higgs, la particella grazie alla quale ogni cosa ha una massa.
Questa non è la prima volta che un animale si mette in mezzo fra l'uomo e i segreti dell'universo: «Siamo in campagna e naturalmente ci sono animali selvatici ovunque», ha sottolineato il portavoce. Nel 2009, un uccello aveva lasciato cadere un pezzo di pane sui cavi elettrici del LHC. Tre anni prima, procioni avevano messo a dura prova un acceleratore di particelle in Illinois, USA.