I due hanno ricevuto una pena pecuniaria sospesa con la condizionale e una multa per trasporto professionale di persone illegale.
BASILEA - Per la prima volta due autisti di Uber hanno ricevuto a Basilea una pena pecuniaria sospesa con la condizionale e una multa per trasporto professionale di persone illegale. Non vi sarà bisogno di intraprendere un processo: entrambi hanno già accettato le sanzioni a loro carico.
Lo ha indicato oggi la procura di Basilea Città, confermando informazioni del TagesWoche e della Basler Zeitung. Nel cantone, la controversia a proposito della legittimità del servizio di trasporto privato offerto da Uber è già sfociata in 25 cause penali, ma è la prima volta che si arriva a un provvedimento concreto.
A un autista è stata imposta una multa di 5'000 franchi per 541 viaggi effettuati tra il novembre 2015 e il maggio 2016. Gli sono state inoltre comminate, con la condizionale, 30 aliquote giornaliere da 120 franchi l'una. Il secondo, colpevole di 26 corse, è stato sanzionato con una multa di 500 franchi, oltre che con 15 aliquote giornaliere da 170 franchi, pure sospese con la condizionale.
È stato dunque stabilito che per il trasporto di persone, anche se non effettuato da taxi, vada rispettata l'Ordinanza per gli autisti (OLR 1). Questa norma non si applica a chi effettua meno di due viaggi a pagamento in un periodo di sedici giorni. Per chi supera questa soglia invece, è obbligatorio possedere un'autorizzazione e un cronotachigrafo, di cui le due persone in questione erano sprovviste.
Non è stata specificato il modo in cui l'accusa abbia potuto dimostrare l'elevato numero di spostamenti illeciti. Il portavoce della procura non ha voluto divulgare i metodi d'indagine, per non dare nessun aiuto a chi volesse mettere in atto questa pratica evitando di farsi scoprire.
Uber è un'impresa privata che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti tramite un'applicazione mobile, che consente di richiedere un veicolo per un trasporto.
Il ministero pubblico basilese non si è occupato di un secondo aspetto della disputa attorno a Uber, quello dell'indipendenza degli autisti. I sindacati considerano infatti la società statunitense come un datore di lavoro e i conducenti come dipendenti, mentre Uber dichiara di essere esclusivamente una piattaforma di contatto fra quest'ultimi e i clienti.