Una coppia gay è stata aggredita da due malintenzionati nella notte tra sabato e domenica. Prima le offese volgari, poi un pugno in pieno volto
RIAZZINO - Gli gridano in faccia “frocio”, lo prendono per un orecchio e gli mollano un pugno in faccia. Aggressione omofoba nella notte tra sabato e domenica ai danni di un ragazzo che era appena uscito da una discoteca nel Locarnese, per andare via con l’auto insieme al compagno. A testimoniare l’episodio è stato proprio il compagno (nome noto alla redazione) del ragazzo picchiato.
“Stavamo uscendo dal locale, io e il mio ragazzo, allorché, una volta raggiunto la mia auto, abbiamo visto due ragazzi grossi appoggiati al veicolo. Io ho chiesto di spostarsi perché volevamo entrare e loro hanno iniziato a minacciarci. Abbiamo fatto finta di niente e alla fine siamo saliti in macchina, ma questi continuavano. Siamo rimasti fermi per un po’ in attesa di altri nostri amici che stavano uscendo per raggiungerci. Ci siamo quindi accesi una sigaretta in auto. Ho abbassato il finestrino ma uno dei due continuava a offenderci anche da fuori. A un certo punto ho chiesto loro di spostarsi, perché volevamo allontanarci con l’auto, ma ce lo impedivano. Alla fine, sono uscito dalla macchina per cercare di convincerli a spostarsi. È sceso dall’auto anche il mio compagno e i due lo hanno preso per un orecchio, gli hanno gridato in faccia ‘frocio’ e uno di loro gli ha tirato un pugno in pieno volto. In quel momento è arrivata anche la ragazza di un nostro amico, per cercare di calmare gli animi, ma anche lei ha ricevuto un pugno in faccia. Tra l’altro è una ragazza davvero giovanissima, che ha appena compiuto 18 anni”.
Secondo la testimonianza, ai due aggressori se ne sono aggiunti anche altri. “Erano cinque o sei. Io sono riuscito a liberarmi e ho avvisato la sicurezza del locale che è subito intervenuta, riuscendo a fermare la minirissa”.
Alla fine i ragazzi aggrediti si sono allontanati dal locale recandosi al Piccadilly di Riazzino dove hanno chiamato la Polizia. “Gli agenti sono intervenuti rapidamente e mi hanno chiesto se volevo andare al locale con loro per cercare gli aggressori e riconoscerli. Ho spiegato di non conoscerli ma se li avessi trovati su Facebook, avrei fatto la denuncia, altrimenti nulla. Nel frattempo al Piccadilly, ho medicato le ferite del mio ragazzo e della ragazza che aveva un occhio gonfio. Ho lavorato in Pronto Soccorso e sono un po’ esperto. Le ferite comunque non erano gravi. Sono rimasto stupito e sbigottito per questi episodi che sono sempre più frequenti”.
Contattata, la Polizia Cantonale non ha fornito alcun dettaglio in merito, invitandoci a rivolgerci all'Ufficio stampa nella giornata di lunedì. Dal locale sul cui piazzale si è consumata l'aggressione, al momento, non sono giunte dichiarazioni.