L'incredibile storia di un 90enne di Berna. Il figlio, che vive in Ticino, racconta: "La polizia si è scusata… Mio padre ha problemi di salute. E la sua auto è sempre in garage"
LOCARNO/ BERNA – Ha 90 anni e ha grossi problemi di salute. Tanto da non potere più guidare da ben cinque anni. La sua auto, una Toyota Yaris, è sempre parcheggiata nel garage della sua casetta, in un piccolo comune nei pressi di Berna. Eppure, nel corso di un mese, l’anziano si è visto recapitare ben due multe per eccesso di velocità. Una dal canton Soletta, l’altra dal canton Sciaffusa. È il figlio, che vive a Locarno, a raccontare la curiosa vicenda: “Quando abbiamo contattato le polizie dei due cantoni, gli addetti ai lavori non ci potevano credere. Dopo avere fatto le verifiche del caso, si sono scusati, ci hanno detto che si trattava di un errore e di cestinare le sanzioni”.
Assurda casualità - Fa la spola tra il Ticino e il canton Berna, il nostro interlocutore. Da quando le condizioni di salute dei genitori sono peggiorate, ha deciso di andare a trovarli più spesso. “So benissimo che mio padre non avrebbe mai potuto salire su quella macchina. E nemmeno mia madre. Io, invece, quando sono a Berna, mi muovo con la mia vettura. Insomma, quell’auto non esce dal garage da una vita…” Una situazione assurda. In neanche 30 giorni, due multe distinte per lo stesso reato, provenienti dalle polizie di due cantoni diversi. “Mi hanno spiegato che è stata un’assoluta casualità – fa notare il figlio del 90enne – e che tra le due multe non c’è alcun legame. Sembra che ci siano stati due errori distinti da parte degli impiegati del servizio multe delle due polizie”.
Questione di statistica - Ma per quali ragioni viene registrata un’infrazione-fantasma? Cosa c’è alla base di errori del genere? Casi simili, a volte, si verificano anche in Ticino. “In generale – sottolinea Patrice Delévaux, responsabile dell’Ufficio radar della polizia cantonale – il radar non sbaglia. Il problema di solito non è di natura tecnica, ma umano. Non dobbiamo dimenticare che le immagini scattate dal radar sono analizzate da impiegati che, statisticamente, ogni tanto possono avere anche una svista. Dopo avere visualizzato migliaia di fotografie, un errore può anche capitare. E quindi può succedere, ad esempio, che uno interpreti male una targa e trascriva in modo sbagliato il numero nel sistema. Come in tutti i lavori, a un certo punto può subentrare la stanchezza fisica o mentale”.
Rischio di confusione - Le foto solitamente sono scattate in buona qualità. Non si tratta quasi mai, dunque, di un problema di nitidezza dell’immagine. “Però – spiega Delévaux – a dipendenza dell’orario in cui la foto viene scattata, la luce può essere diversa. Di conseguenza, anche la visibilità per l’osservatore può variare. Inoltre, se l’immagine è scattata in un istante in cui c’è traffico intenso, il rischio di confusione aumenta”. Poi specifica: “Tutto sommato le infrazioni-fantasma sono rare. Di regola le sanzioni vengono inviate al conducente perché l’infrazione c’è”. E aggiunge: “In un simile discorso, andrebbe citata anche la problematica delle targhe clonate. Tuttavia, in Svizzera il fenomeno è ancora poco diffuso”.
Rapidità - Infine, un consiglio a chi si vede recapitare una multa per un reato non commesso. “Queste persone – conclude Delévaux –, se sono sicure di non avere commesso l’infrazione, dovrebbero sempre contattarci subito. In questo modo, riusciamo immediatamente ad appurare l’errore e a bloccare per tempo la procedura burocratica”.