Altro caso di dumping salariale in Ticino: la Status Nobilis SA non pagherebbe da mesi i suoi collaboratori, minacciati dall’amministratore unico della ditta per aver osato bussare alle porte del sindacato
BALERNA - Dai quotidiani ticinesi giunge oggi l'ennesimo caso di dumping salariale in Ticino, denunciato dal Segretariato di Chiasso dell'OCST, da ditte che approfittano delle larghe maglie del regime liberista in vigore in Svizzera per elargire stipendi che in Ticino non permettono di vivere.
Da un paio di mesi gli impiegati della Status Nobilis SA sarebbero senza stipendio. La Status Nobilis SA è un'azienda operativa a Balerna in via Motta, costituita nel 2009 a Lugano. Il settore di specializzazione è quello dell'informatica e nel confezionamento di pagine internet. Come ha spiegato Dante Peverelli ai quotidiani questo è l'ennesimo caso di un'azienda che occupa unicamente personale a bassi stipendi, proveniente da zone di frontiera dove ormai la disoccupazione giovanile sta assumendo proporzioni inquietanti: sviluppatori informatici a 2.000 franchi al mese, copywrighter a 1.500 franchi al mese. Stipendi al lordo, senza neppure la tredicesima mensilità. L’Ocst di Chiasso ha avviato una procedura d’incasso e ha contattato anche l’Ufficio esecuzioni e fallimenti.
Come scrive il GdP, l'amministratore unico della ditta avrebbe minacciato di ritorsioni i suoi dipendenti (sono 8 in tutto) a coloro che avevano osato bussare alle porte del sindacato OCST.
Amareggiato il commento di Peverelli: "Ancora una volta sarà la cassa insolvenza a far fronte al pagamento degli stipendi di chi ha avuto la sventura di andare a lavorare per aziende come questa, e queste cose si stanno ripetendo sempre troppo spesso".