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MENDRISIO"Controlliamo l'abuso di alcol fra i più giovani"

02.09.14 - 11:09
I consiglieri Pereira Mestre e Bianchi del Gruppo PLR vogliono tutelare la salute in particolare dei minorenni
"Controlliamo l'abuso di alcol fra i più giovani"
I consiglieri Pereira Mestre e Bianchi del Gruppo PLR vogliono tutelare la salute in particolare dei minorenni

MENDRISIO - Per il Gruppo PLR i consiglieri comunali di Mendrisio Ricardo Pereira Mestre e Marcella Bianchi hanno inviato un’interrogazione in merito al consumo di alcol e la relativa tutela della salute dei più giovani. Nella domanda viene osservato come nonostante negli anni si sia osservata una diminuzione delle vendite di alcol, attualmente preoccupa l’aumento del consumo tra le nuove generazioni. Ci si impegna da un lato a vegliare affinché la legge sia rispettata nell’ambito del divieto di vendita di alcolici a minorenni, e dall’altro a occuparsi dell’inadeguato consumo dei maggiorenni. 

Statistiche alla mano, riportate in calce, Pereira Mestre e Bianchi sottolineano come la “situazione non può che far preoccupare i genitori, l’opinione pubblica e la politica in generale. Anche a Mendrisio il problema non è marginale ed è sempre più evidente che servono nuove soluzioni. La violenza giovanile, il degrado degli spazi del Comune, gli incidenti della circolazione, spesso facilitati dal consumo inadeguato di alcol, ci ricordano che nonostante gli sforzi sinora compiuti, le istituzioni faticano a contenere i giovani, a comprenderli e ahimè a sostenerli”.

“La città di Mendrisio - continuano - autorizza la presenza di una mescita alcolica in circa un centinaio di manifestazioni all’anno, e in buona parte di questi eventi si incita apertamente al consumo di alcolici proprio in strutture affittate al Comune di Mendrisio, spesso con guadagni importanti ricavati dalla loro vendita. Consci che gli eventi sono il cuore pulsante della nostra società, riteniamo che vada incentivato un nuovo modo di divertirsi e soprattutto di sensibilizzare i giovani verso comportamenti più salutari”.

“La città di Mendrisio negli ultimi anni ha osservato diversi episodi di violenza giovanile con conseguenze anche importanti per la salute dei coinvolti, ricordiamo a titolo di esempio, in particolare la maxi-rissa tra tifosi di Hockey del 28 settembre 2013 alla Sagra dell’uva, la rissa con investimento in data 30 novembre 2013 nelle vicinanze dell’Arena di Mendrisio e la rissa in zona mercato coperto del 14 agosto 2014. Al di là di questi eclatanti eventi di cronaca dell’ultimo anno, che avevano multipli ed eterogenei fattori scatenanti, vi è probabilmente una lunga lista di piccoli casi di violenza durante le feste giovanili non riportati dai media”.

“Secondo un'analisi dettagliata degli episodi di violenza in Svizzera  - concludono - si è dimostrato chiaramente che negli ultimi vent'anni la violenza giovanile nei luoghi pubblici è aumentata e che questi episodi sono spesso correlati all’assunzione di alcolici. Gli atti di violenza sono sempre più caratterizzati da crescente brutalità e vi è una costante diminuzio­ne della fascia d'età di coloro che li com­mettono. Sulla base di questi dati e in linea con le direttive della Confederazione, il Consiglio di Stato ha approvato il progetto “Strategia cantonale di prevenzione della violenza che coinvolge i giovani” in data 5 febbraio 2014 e attualmente siamo in pieno svolgimento dello studio. Tra i comuni più impegnati su questo tema citiamo Lugano che ha sviluppato delle apposite “Linee guida delle politiche giovanili e ricreative cittadine” e negli ultimi anni ha sviluppato vari progetti di sensibilizzazione per i giovani”.

I consiglieri comunali di Mendrisio Ricardo Pereira Mestre e Marcella Bianchi, consci del fatto che il problema viene gestito sia dalla Polizia comunale che cantonale e che molte informazioni non sono a disposizione del Municipio, ritengono importante approfondire con il Cantone qual è la situazione di Mendrisio su questi problemi e quali soluzioni si prospettano. Inoltre nell’intento di stimolare un dialogo costruttivo che porti alla realizzazione di progetti volti alla tutela della salute dei nostri giovani, pongono i seguenti quesiti:

    • Quanti sono stati i casi di intervento della polizia per episodi di abuso di alcol o di vendita di alcolici a minorenni a Mendrisio? Quanti di questi erano in manifestazioni realizzate in strutture comunali?
    • Quanti incidenti della circolazione nel nostro territorio sono stati correlati ad abuso di alcol o sostanze stupefacenti? Nei puntuali controlli di polizia si osserva un aumento o diminuzione dei casi di guida in stato di ebbrezza considerata la legge più severa?
    • Quanti sono stati gli interventi di polizia per violenza giovanile a Mendrisio nell’ultimo anno? Il trend è in diminuzione o in aumento?
    • Tra i grossi eventi di Mendrisio, quali la Sagra dell’Uva, San Martino ed Estival Jazz, per citarne alcuni, cosa si è fatto e cosa si intende fare per prevenire gli episodi di violenza e di abuso di alcol e stupefacenti?
    • Quali progetti in ambito di prevenzione dei summenzionati problemi sono stati realizzati a Mendrisio? Con quali risultati? Con quali associazioni si collabora? Vi sono in cantiere dei progetti che coinvolgono il Centro Giovani?

Le statistiche:

    • Il consumo di alcool è radicato nelle nostre abitudini alimentari e sociali. In Svizzera circa l’80-85% della popolazione con più di 15 anni assume alcolici. Dai dati della “Régie fédérale des alcools", nel 2011, i luoghi in cui maggiormente si vendeva alcol ai minorenni erano le feste e gli stadi; ai test d’acquisto di alcol si vendeva a minorenni nel 50% dei casi. 
    • Complessivamente in Svizzera, secondo il programma nazionale alcol 2013-2016, sono 1’360’000 le persone dai 15 anni in su che hanno un consumo alcolico a rischio (20.1% della popolazione generale che assume alcolici). In Svizzera, tra il 2003 e il 2010, si osserva una tendenza all’ aumento dei casi di ospedalizzazioni per abuso di alcol di oltre il 46% (di cui 90% i casi di intossicazione acuta).
    • Complessivamente l’alcol è la causa di morte maschile nel 25% dei casi nella fascia tra 15 e 34 anni, ed è all’origine del 9% delle morti femminili nella medesima fascia d’età, prevalentemente per traumi e incidenti in stato di ebbrezza. Tali dati rappresentano solo la punta dell’iceberg non considerando i casi non registrati o risolti con un puntuale intervento delle forze dell’ordine.
    • Anche nella fascia d’età compresa tra gli 11 e 15 anni la situazione resta preoccupante; ricordiamo i dati dello studio “Condotte a rischio e uso di sostanze dei giovani ticinesi” del 2012 che rivela come il 4,9 % degli 11enni, il 19,4 % dei 13enni e il 33,4 % dei 15enni affermano di bere alcol almeno una volta al mese e per quanto riguarda le ubriacature il 2,2% degli 11enni, il 16,0% dei 13enni e il 34,8% dei 15enni ha dichiarato di essersi ubriacato almeno una volta nella propria vita. 
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