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CANTONEFanno sesso sempre più presto, ma sono ingenue

13.11.14 - 08:35
Intervista a Elisabetta Ferrucci, la prima ginecologa pediatrica ticinese a completa disposizione delle under 16
Foto Fotolia
Fanno sesso sempre più presto, ma sono ingenue
Intervista a Elisabetta Ferrucci, la prima ginecologa pediatrica ticinese a completa disposizione delle under 16

LUGANO – Una ginecologa pediatrica a completa disposizione delle bambine e delle adolescenti ticinesi. Si chiama Elisabetta Ferrucci e ha recentemente ottenuto il titolo di specialista a Londra. Aggiungerà la sua competenza a quella già presente dal 2012 all’ambulatorio per adolescenti del servizio di pediatria dell’ospedale Regionale di Lugano, grazie all'aiuto di specialisti d'oltre San Gottardo. “Per la prima volta – sottolinea Ferrucci – in Ticino c’è una persona che si occupa quotidianamente e nello specifico di queste problematiche”.

Perché due anni fa si è deciso di avviare un simile progetto in Ticino?

"L’idea faceva parte di un’iniziativa a carattere più ampio, legata alla medicina adolescenziale. L’adolescente appartiene un po’ a una terra di nessuno. È troppo grande per andare dal pediatra, con il quale non si trova più a proprio agio, ma per certi versi è ancora troppo giovane per recarsi dal medico generalista".

Lei è fresca di titolo specialistico. Ma ha comunque una solida esperienza maturata all’ambulatorio luganese negli ultimi due anni e durante la formazione all’estero. Chi sono le vostre pazienti?

"Hanno un’età tra zero e 16 anni, e hanno problematiche di pertinenza genitale, ginecologica e urologica. Vediamo nel nostro ambulatorio neonate con quadri malformativi, bimbe con problemi urinari o che hanno disturbi genitali. Oppure ragazze confrontate per la prima volta con il ciclo. In totale affrontiamo una cinquantina di casi al mese. Inoltre, diverse nostre pazienti hanno problemi o interrogativi legati alla sessualità. Anche per questo, in alcuni casi, seguiamo ancora le giovani fino all’età di circa 18 anni".

Quali sono i problemi che più frequentemente vi sono sottoposti?

"Si parla molto spesso di disturbi del ciclo mestruale, che possono gravemente condizionare la vita scolastica e lavorativa delle giovani; oltre ad affrontare domande o dubbi legati alla sessualità e alla contraccezione. Molti adolescenti hanno una visione distorta del sesso. E internet, con la grande quantità di dati non controllati in circolazione, non aiuta. La scuola riesce a dare dei concetti di massima, ma i ragazzi hanno poi bisogno di essere indirizzati".

Ci faccia un esempio pratico.

"Capitano domande del tipo: ‘Ma se io ho un rapporto non protetto, e se non voglio rimanere incinta, vero che non ci resto?’ Sembra fantascienza, ma è una domanda reale. C’è tanta ingenuità nei giovani, anche nell’era 2.0. Oppure capita che i ragazzi non si rendano conto che la prevenzione di eventuali gravidanze non è l’unico aspetto da considerare. C’è anche il grosso capitolo delle malattie a trasmissione sessuale, verso le quali dobbiamo consapevolizzare gli adolescenti".

L’età media della ‘prima volta’ si abbassa sempre di più e trovare una ragazza ancora vergine a 15 anni a volte diventa quasi un'impresa. È così anche nella Svizzera italiana?     

"Sì, ritengo che la Svizzera italiana non faccia eccezione".

Come valuta questa tendenza?

"Il problema è che si abbassa l’età, e con essa si abbassa anche il livello di consapevolezza. È anche vero, d’altra parte, che oggi si parla molto di più di questi temi. Ci si augura che i giovani vogliano sempre meno “fare le cose di nascosto”. Da specificare che da molti anni in Ticino c'è un apposito servizio di pianificazione familiare".

Parliamo di gravidanze inattese.

"Ogni tanto capita. E le reazioni delle adolescenti sono varie. Ci sono ragazze che possono appoggiarsi alla famiglia e parlare subito del problema e ragazze che proprio non riescono ad aprirsi. E allora tengono la gravidanza nascosta. Ecco, noi vorremmo essere anche a loro disposizione. Tuttavia vorrei precisare che i temi legati alla sessualità non sono gli unici affrontati presso la nostra consultazione, che si propone in verità come un punto d’interazione per problematiche ginecologiche di qualsiasi natura".

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