L’allarme arriva dal canton Argovia. Ma anche in Ticino le acque a volte si fanno bollenti
LOCARNO - È guerra alle effusioni intime nei bagni termali svizzeri. Anche se i divieti sembrano non bastare più. L’allarme arriva dalle acque di Schinznach Bad. Ed è proprio il direttore del centro argoviese Marcus Rudolf a sfogarsi sui media, parlando di un’escalation di episodi nelle piscine, negli spogliatoi, nelle saune, nelle docce, dove sarebbero state trovate, più di una volta, tracce di sperma. Soprattutto in occasione di party dedicati a un pubblico maggiorenne.
Bagni hot - Nella maggior parte dei centri termali elvetici vigono regole chiare. Niente atteggiamenti oltre i limiti del decoro. La realtà, però, indica ben altro. L’atmosfera particolare e la visibilità spesso ridotta contribuiscono a fare ribollire le acque. E anche nella Svizzera italiana gli episodi hot non sono rari. “In un anno e mezzo di attività - dice Manuela Salvetti, direttrice del centro Termali e Salini di Locarno - abbiamo constatato un paio di episodi che si sono risolti con un semplice ammonimento da parte del personale. Nel nostro regolamento c’è un chiaro divieto per lo scambio di affetti amorosi”.
Igiene e rispetto - Salvetti evidenzia come il rispetto per tutta l’utenza debba essere al primo posto. “Ci sono altri luoghi dove andare a fare certe cose. Se qualcuno esagera, abbiamo la facoltà di poterlo allontanare dal nostro centro. È una questione igienica e di correttezza verso gli altri clienti”.
Controlli severi - Anche alle terme dello Splash & Spa di Rivera si assicura massima attenzione a questa tematica. “Da noi ci sono tanti giovani - sottolinea il responsabile della spa Marko Misic -, siamo molto severi nei controlli e c’è il divieto assoluto in tutto il centro di scambiarsi effusioni. Non constatiamo grossi problemi, però, dal momento che in nessuna parte del centro è consentito stare nudi”.
Occhio alle telecamere - Tuttavia, nella piscina salata esterna sarebbero state riscontrati episodi anomali. Misic replica: “Nella piscina esterna alla sera si ha la percezione di essere lontani dal controllo dei nostri addetti, ma non è così. Con il sistema di telecamere a funzionamento diurno e notturno rileviamo immediatamente le sospette effusioni. Allo schermo è sempre presente un bagnino che controlla le vasche. E poi si fanno anche controlli di persona. Cosi riusciamo a risolvere sul nascere ogni situazione sgradevole. I bagnini hanno il compito di agire anche in caso di semplice sospetto”.
Ingenuità - Alla spa del Kuhrhaus di Cademario, invece, non c’è alcun divieto esplicitato sul regolamento. A spiegarne le ragioni, non senza una certa ingenuità, è Peter Hoeck, uno dei responsabili. “Finora non abbiamo mai avuto disagi del genere. E questo nonostante la presenza di diversi giovani e la vendita di molti pacchetti romantici. Forse siamo avvantaggiati dal fatto di avere l’hotel incorporato nella struttura. I nostri letti sono più comodi delle saune”.