BELLINZONA - Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) prende atto della risposta del Governo ticinese alla petizione recentemente depositata dal sindacato, nella quale si puntava il dito contro i recenti aumenti delle tariffe nelle mense. Il Consiglio di Stato resta convinto del proprio programma: i prezzi sarebbero adeguati, e l'offerta concorrenziale. "In parole poverissime: "chissenefrega"", afferma il SISA.
Il problema invece esiste, secondo il Sindacato, e la risposta data "lascia trasparire anche una sostanziale assenza di visione politica d'insieme, segnata dall'idea che le finanze cantonali si sistemino tra un panino e l'altro".
Ecco quindi una proposta concreta: andrebbe valutato un sistema di erogazione dei servizi di ristorazione caratterizzato da prezzi basati sulle fasce di reddito, con tanto di Tesserino Mensa.
Una soluzione che garantirebbe equità, conclude il SISA: "Una classe dirigente seria dovrebbe invece comprendere la natura strategica della scuola pubblica per la nostra società, e fare ogni sforzo per renderla contesto di piene pari opportunità, lavorando in maniera particolare proprio sui servizi basilari come strutture adeguate, mobilità e mense, la cui accessibilità dovrebbe risultare fuori discussione".