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CANTONEEcco perché vendo le mie schede elettorali: "Disilluso dalla politica"

14.04.15 - 10:59
Parla l'anonimo che per 500 franchi offre le sue buste per le votazioni cantonali. E spiega le sue motivazioni
tipress
Ecco perché vendo le mie schede elettorali: "Disilluso dalla politica"
Parla l'anonimo che per 500 franchi offre le sue buste per le votazioni cantonali. E spiega le sue motivazioni
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LUGANO - Non c'è il bisogno di denaro, ma un rifiuto della politica così com'è, una sorta di atto di protesta, dietro alla scelta dell'utente "votazioni15" di offrire per 500 franchi le proprie buste per le votazioni cantonali.

"Non c'è una legge che vieta di farlo. E tra l'altro su Facebook sono sempre di più coloro che stanno vendendo il proprio voto", ci spiega al telefono uno dei due proprietari delle due buste messe in vendita sul portale tutti.ch. Uno "svizzero da generazioni", ci dice, tanto per evitare sterili polemiche sulle proprie origini.

La persona in questione, che chiede di rimanere anonima, spiega la sua disillusione nei confronti della realtà politica ticinese: "Guardate la percentuale dei votanti. È evidente che c'è sempre meno interesse in Ticino per la politica da parte della gente. Ognuno si barcamena come può".

Alla base di questa insoddisfazione c'è l'idea di non essere realmente rappresentati: "I politici vanno dove tira il vento. Fanno i propri interessi, giocano una partita tra di loro, in cui il cittadino non è contemplato", aggiunge l'elettore disilluso.

"Lavoro per una grossa azienda - spiega -. Vedo che il lavoratore non vale più niente. L'essere umano stesso non ha più valore. Sul posto di lavoro si continuano a fare pressioni psicologiche. La gente si ammala. E va a lavoro malata, o perché il medico non ti riconosce la malattia, o perché si ha paura di rimanere disoccupati. I datori di lavoro infatti, se manchi per troppo tempo, ti dicono che dovranno prendere provvedimenti. Dov'è l'umanità? Ho un'amica che lavora per 2200 franchi al mese. Non a tempo pieno, ma al 120%".

L'elettore in questione ha un sassolino abbastanza grande nella scarpa. E se lo vuole togliere. "Pensiamo pure al trattamento che riserviamo alle persone anziane, ai giovani che non trovano lavoro, alla vita umana che viene distrutta consentendo l'eutanasia. Non abbiamo più rispetto di nulla".

Una scelta, la sua, che non è unica in questo cantone: "Abbiamo visto delle persone legate a politici che facevano la stessa cosa su Facebook. Perché noi no, a questo punto? Ho abitato in Comuni dove c'è chi si è presentato offrendomi aiuto in cambio di un voto. Ho provato schifo. Critichiamo tanto i paesi confinanti ma non siamo diversi. Anzi, qui c'è più omertà".

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