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Caso Sant'Anna. Il presidente dell'Ordine dei Medici si dice stupito della decisione di rendere pubblico il nome del ginecologo, ma precisa: "Doveva ammettere l'errore e scusarsi"
SORENGO - Si dice "stupito della decisione del Ministero pubblico di rendere pubblico il nome del ginecologo" che, nel luglio di un anno fa, eseguì alla Clinica Sant'Anna, per sbaglio, una mastectomia totale bilaterale a una paziente 67enne che avrebbe dovuto subire un'asportazione di un tumore al seno. Franco Denti, presidente dell'Ordine dei Medici del Canton Ticino, ricorda che in questa triste vicenda il dottor Piercarlo Rey "non è l'unico responsabile". In tutti i casi Denti esprime dispiacere per il comportamento del medico in questione, che avrebbe dovuto "rendere pubblico lui stesso il suo nome, ammettere l'errore e scusarsi. L'avrebbe dovuto fare non soltanto per difendere i suoi colleghi e la categoria, ma anche per una questione di trasparenza. Mi aspettavo che riflettesse e giungesse alle considerazioni del Ministero Pubblico".
L'inchiesta sul caso continua e Denti invita, prima di giungere a conclusioni affrettate, di attendere l'esito finale di un caso che ha suscitato scalpore nell'opinione pubblica ticinese. Tuttavia il presidente dell'Ordine dei Medici ammette che, "dal punto di vista professionale mi ha dato fastidio il suo tentativo di nascondere l'errore. Non mi è piaciuto".
"I nostri pazienti hanno bisogno di aver fiducia in noi ed è perciò importante essere trasparenti ed ammettere l'errore quando sbagliamo. Perché così facendo - ha concluso Denti - io sono certo che i nostri pazienti ci capiscono".
