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CANTONEStudenti verso l’esaurimento, la parola ai genitori

28.01.16 - 06:07
Insonnia cronica, weekend sui libri e tensioni: ecco le storie dei lettori di tio.ch. Il Decs: «Stress a scuola, come nella vita»
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Studenti verso l’esaurimento, la parola ai genitori
Insonnia cronica, weekend sui libri e tensioni: ecco le storie dei lettori di tio.ch. Il Decs: «Stress a scuola, come nella vita»

LUGANO - Studenti delle medie sempre più sotto pressione e alle prese con un insostenibile carico di lavoro, una realtà denunciata di recente da esperti, docenti e associazioni svizzere. E il Ticino? Non farebbe eccezione, almeno stando alle testimonianze di diversi genitori che ci hanno scritto raccontandoci il calvario quotidiano loro e dei loro figli.

«Mio figlio non dorme senza aver preso qualcosa» – «Fiori di Bach prima di andare a letto, è l’unico modo, altrimenti non dorme», ci scrive L.* , «se poi è settimana di espe non parliamone nemmeno, la notte in bianco è assicurata». Secondo lei il carico di lavoro è ben oltre l’eccessivo: «È normale fare test lunghi cinque fogli? È normale dover studiare 30 pagine di un libro di storia per un test? E mio figlio fa solo la seconda media…». Insomma tanta tanta teoria, anche per chi magari non è portato: «È un'esagerazione, ricordiamoci che non tutti loro finite le medie continueranno a studiare!».

«Non abbiamo più né sabati, né domeniche» – «Siamo tutti a un passo da una crisi di nervi, non solo i miei due figli (seconda e quarta media) ma anche noi», scrive M*. «La scuola pretende troppo, se non vai bene vieni considerato un fallito». A causa dello studio addio a gite e momenti passati insieme: «Noi ormai non abbiamo più né sabati né domeniche, non possiamo fare un bel nulla, li passiamo con loro che studiano per la settimana dopo».

Una vita nello stress – «Non penso che si possa parlare di stress dilagante e sistemico nelle medie ticinesi», commenta il capoufficio dell’insegnamento medio Francesco Vanetta, «di sicuro qualche caso c’è, ma non è un’epidemia e di sicuro il benessere degli studenti non è messo in secondo piano. La tensione, purtroppo, è la compagna della vita della nostra era: tempi più stretti, sollecitazioni costanti e la scuola è immersa nella società è impossibile che qualcosa non passi. Alcuni ragazzi hanno le agende più piene di quelle dei manager: finite le lezioni è tempo di doposcuola, studiare uno strumento e praticare sport. La vita di un adolescente di oggi è completamente diversa da quella di una volta. Se ci pensiamo bene, però, anche la nostra».

Teoria più della pratica - E per quanto riguarda il carico di lavoro, il sillabo (l’elenco di argomenti trattati, ndr.) è cambiato negli anni? «È progredito adattandosi alle necessità della società, vero è che rispetto a una volta si da più peso alla parte teorica tralasciando quella pratica. In questo senso è possibile che alcuni insegnanti chiedano parecchio. Soprattutto dei ragazzi dotati di quella che viene chiamata intelligenza pratica tutto ciò può di sicuro risultare pesante e stressante».

«Quattro su dieci continueranno a studiare» – A influire su questo cambio di paradigma motivi macroscopici ma anche locali e legati al territorio: «Il Ticino è uno dei Cantoni con il più alto tasso di studenti che dopo la scuola dell’obbligo opta per proseguire gli studi in un istituto medio-superiore e poi universitario. Si parla di circa il 40%», spiega Vanetta, «in questo siamo al top in Svizzera con Basilea Città e Ginevra, il tasso medio per la Confederazione è di circa il 20%». Il motivo? «Certi lavori qui da noi non li vuole fare più nessuno oppure c’è troppa concorrenza».  

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COMMENTI
 

sedelin 8 anni fa su tio
DA UNA PARTE la scuola media pubblica attuale non è in grado di svolgere il suo compito che è quello di educare globalmente l'allievo. c'è soltanto una trasmissione di nozioni, troppe, e parecchie pure inutili, a scapito di altre attività formative importanti. molte delle nozioni impartite non sono adatte per l'età: troppo complicate e ostiche anche per i genitori. alcuni docenti conoscono la loro materia ma non sono in grado di trasmetterla, non sanno che cosa sia la didattica. DALL'ALTRA PARTE ci sono tante famiglie che: - delegano l' "educazione" ai media (TV, videogiochi, ecc) -proiettano sui figli le loro ambizioni, facendo fare corsi di qua e di là (sport, hobby, lezioni private). con un cocktail simile sono i poveri ragazzi a soffrire, purtroppo!

Hardy 8 anni fa su tio
Studenti verso l'esaurimento, come no. Ennesimo "studio" che non si focalizza né più né meno sui cosiddetti "first world problems", comparabile ad autentiche bazzecole quali la batteria del cellulare quasi scarica o le differenze tra una qualità HD e una normale di un televisore. Qualcuno dovrebbe andare a farsi un giro in qualche paese dove vi sono ragazzini che lavorano 15 ore al giorno per un pugno di mosche, magari picchiati e vessati quotidianamente dai loro padroni, forse poi si renderanno conto di che cosa sia la vera fatica. Io non mi vergogno assolutamente a dire che oggigiorno lavoro in ufficio, che in gioventù ho studiato e che le innumerevoli estati passate a svolgere lavori da studente decisamente più fisici e alcuni davvero ripetitivi (uno su tutti: giornate intere in negozio a mettere prodotti sugli scaffali) mi hanno solo fatto apprezzare di più la mia condizione. E non voglio sminuire chi svolge questi lavori per una vita: anzi, tanto di cappello. Sebbene anche l'attività scolastica può causare stanchezza, chi ha la possibilità di andare a scuola in un paese come la Svizzera può solo essere fortunato e per gestire meglio questo "stress" credo che occorra organizzarsi un po' meglio tra le varie attività professionali ed extraprofessionali.

Oni 8 anni fa su tio
Il problema P che ci sono spesso anche le attività extrascolastiche che occupano molto tempo, è normale che se mi alleno 3 volte alla settimana, al sabato magari ho una partita/gara, suono uno strumento 2 o più volte la settimana non ho più tempo per dedicarmi allo studio. bisogna come ogni cosa trovare il giusto equilibrio e come genitore non bisogna caricare troppo i nostri figli con mille aspettative.

Mao75 8 anni fa su tio
Ma quale carico eccessivo di lavoro...... Non diciamo fesserie: la realtà è che ormai il dover studiare è diventato un incomodo perché mal si concilia con le attività "importanti" alle quali i nostri ragazzi (complici colpevolissimi i genitori) partecipano con assiduità incomprensibile: calcio, hockey, basket e chi ne ha ne metta. Quelli che parlano probabilmente non sono al corrente di quanto realmente si studia a nord ed a sud della Svizzera: la realtà è che il livello di preparazione garantito delle nostre scuole medie, confrontato con i soli confinanti, è inferiore. Poi si va al liceo, dove l'asticella è posta al giusto livello e ci si meraviglia delle percentuali di abbandoni o bocciature al primo anno. Sicuramente non incontreró il favore di molti con quanto scritto, ma con 5 figli a vari livelli scolastici e lavoro quale maestro di tirocinio: mi esprimo con cognizione di causa

lm 8 anni fa su tio
Risposta a Mao75
CONDIVIDO AL 100% anzi di più!

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a Mao75
Mi sono già espresso su questo argomento l'altro giorno affermando che la scuola odierna, a cominciare dalle elementari, è scarsissima di cultura. Il suo commento, che condivido pienamente, mi stimola ad aggiungere qualche altra riflessione. A furia di privilegiare l'utilitarismo delle materie definite "più importanti", Tedesco e Matematica, si è giunti al parossismo che c'è una scarsissima conoscenza di tutto il resto. Esempio recente: non sapere dove nasce il Reno o le più elementari nozioni di Storia Svizzera, non parliamo di quella europea o altra, al punto di non avere la più pallida idea dei tempi degli eventi storicii. Venendo al tanto osannato Tedesco, come si fa ad impararlo senza una buona conoscenza dell'analisi grammaticale,dell' analisi logica e della sintassi della propria lingua madre? E mi si permetta anche di dire che tutto questo deve partire dalle Elementari, in maniera graduale ovviamente, invece di fare poco o nulla per cinque anni. Stia certo, caro Mao75, che lei incontrerà l'approvazione di tutti coloro i quali non incentrano la vita dei loro figli a divenire il nuovo Federer e che affermano che le attività extra scolastiche non consentono ai loro pargoletti sufficiente tempo per studiare. Un mio vecchio insegnante delle Elementari diceva che il tempo c'è sempre per tutto.

sedelin 8 anni fa su tio
Risposta a Alìbabà
VERO! cultura nulla e troppe nozioni!

bananajoe 8 anni fa su tio
Da parte mia non vedo una situazione insostenibile per i ragazzi di scuola media. A volte è vero che si concentrano periodi dove tra compiti e verifiche il lavoro aumenta in modo considerevole. Certo è che da parte nostra non andiamo a compatire i nostri ragazzi o ad inveire contro i professori perchè questo non andrebbe che a peggiorare le cose!! Positivi genitori, positivi...

bananajoe 8 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
La parola "stress" e derivati la eliminerei dal vocabolario... Riconosciamo il lavoro dei nostri figli, l'impegno e la buona volontà, riconosciamo se sono stanchi, irascibili o irrequieti ma per favore non definiamoli stressati!!

ZetaCrea 8 anni fa su tio
l'unoco modo è quello di introdurrere il lavoro minorile, così a 16 anni un datore non potrà più dire: non hai esperienza lavorativa. Oggi le istituzioni pretendono troppo e i politici dei Cantoni se fregano altamente, perché tanto dopo per poter lavorare se ne devono andare.

KilBill65 8 anni fa su tio
Parlo da genitore, questi ragazzi sono stressati dalla scuola, anche dai troppi compiti e dallo stress quotidiano dato da certi docenti troppo zelanti.

lm 8 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Troppi compiti? Ma se li ricorda i tempi in cui era ragazzo lei? Mio nipotino non ha mai compiti perché secondo gli insegnanti e la direzione della Scuola deve poter crescere senza stress e senza costrizioni, felice e gioioso. Intanto in 3 elementare non è ancora in grado di scrivere una frase in corsivo o in stampatello minuscolo; le lettere sono tutte di dimensioni diverse e il rispetto dei margini è del tutto creativo. Però è felicissimo... eppoi quando sarà grande anche se sarà una capra, ci sarà l'iniziativa "prima i nostri" a garantirgli un bel posto di lavoro sicuro!

gabola 8 anni fa su tio
pala e picco sempre pronti...magari cosi riusciamo a diminuire i frontalieri,visto che nessuno li vuole e nessuno vuole fare i lavori che fanno...
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