Esplodono le teorie complottiste sul Gottardo: la cerimonia di Pollegio sarebbe una mossa del Nuovo Ordine Mondiale per resuscitare Satana.
POLLEGIO. «Sono un cristiano adulto, ma tutto ciò mi spaventa. La fine dei giorni è vicina, la fine del mondo è vicina», questo il commento del giornalista statunitense Rick Wiles, fondatore del sito complottista e ultra-cattolico Trunews. Quella mostrata dal regista Volker Hesse nel suo spettacolo inaugurale sarebbe un’infinita serie di invocazioni sataniche, per richiamare il demonio in terra.
Operai zombie, paganesimo e druidi - Commentando tutti i quaranta minuti di spettacolo, Wiles, accompagnato da due co-conduttori, sfoggia tutta una serie di interpretazioni, a essere gentili, piuttosto originali. Nel video visto già da centinaia di migliaia di persone, i tre descrivono il ballo degli operai zombie che si denudano per invocare il maligno, confondono le tradizioni svizzere per riti pagani e vedono druidi un po’ ovunque. Accusano l’italiano usato dai cantanti di essere una lallazione senza senso se non per chi esplora i luoghi più bui dell’anima.
Nuovo Ordine Mondiale - «Ma chi ha organizzato tutto ciò?», si chiede Wiles. Tutto è voluto dal Nuovo Ordine Mondiale (organizzazione cara ai complottisti di ogni dove) e anche il povero Gottardo, potrebbe essere coinvolto. «Il Nuovo Ordine Mondiale vuole forse inserire il santo nella sua agenda satanica?», si chiedono i commentatori.
Il Ponte del Diavolo - E, visto che ogni buon complotto vuole che niente sia casuale, Wiles ha scoperto anche l’esistenza del Ponte del Diavolo lungo il Passo del Gottardo. Nessun altro posto, quindi, sarebbe più adatto per invocare Lucifero.
«Il capro risorge tra i travestiti» - Il commento sulla conclusione, come lo possiamo leggere su Trunews, è esilarante: «La cerimonia finisce con il capro che viene fatto risorgere e adorato, mentre gli viene presentata la tecnologia, l’industria e la società moderna - con molti degli attori vestiti come travestiti e prostitute». La cerimonia non a tutti è piaciuta, ma di certo Rick Wiles emerge con decisione dalla folla di chi si è accontentato di dire «Noiosa e bruttina».