È l’appello ai principali Comuni ticinesi lanciato da Dark-Sky: «La tonalità “fredda” porta a un aumento dell’inquinamento luminoso»
LUGANO - Gli agglomerati urbani sono sempre più luminosi per colpa delle lampade LED. Anche in Ticino, dove svariati Comuni stanno adottando la nuova tecnologia per l’illuminazione pubblica. È per questo che di recente la sezione ticinese dell’organizzazione Dark-Sky ha inviato un appello alle autorità dei principali centri urbani del nostro cantone: «Il LED con una tonalità di luce “fredda” è dannoso e quindi da evitare». Sì, perché nella maggior parte dei casi le lampade LED adottate emettono una luce che presenta una componente blu molto più intensa del solito. «Si tratta di una tonalità dannosa per la natura, poiché si trasmette più facilmente nell’atmosfera» ci spiega Stefano Klett di Dark-Sky. «Si registra dunque un aumento dell’illuminazione - continua - che disturba gli animali notturni ma anche il ritmo sonno-veglia dell’essere umano».
Invito alla riflessione - L’introduzione della tecnologia LED è ancora in corso, quindi l’organizzazione invita alla riflessione: «Non vorremmo che, pur riducendo i consumi, si aumentasse la quantità di luce dispersa nell’ambiente» si legge nella lettera indirizzata ai Comuni. «Sul territorio di Lugano - ci dice ancora Klett - quasi tutti i LED sono a luce “fredda”, hanno fatto meglio a Orselina dove hanno optato per l’alternativa “calda”».
Una questione di efficienza - Ma per quale motivo la scelta cade piuttosto sui LED che emettono tonalità blu? «Riteniamo che sia una questione di mercato. Inoltre, questo tipo di lampada è leggermente più efficiente di quelle a luce “calda”. Ma solo leggermente» afferma l’esperto.
Alpi sempre più luminose - Il problema è che la luce blu risulta visibile a decine, se non a centinaia, di chilometri di distanza. L’introduzione di tale tecnologia su tutto il territorio porterebbe dunque a un forte aumento dell’inquinamento luminoso. Lo dimostra il nuovo atlante mondiale dell’illuminazione artificiale del cielo notturno del ricercatore Fabio Falchi: con un passaggio completo al LED bianco neutro, ampie zone in Svizzera risulteranno ulteriormente illuminate dalla luce artificiale e il limite minimo rispetto alla luminosità naturale nelle Alpi aumenterà dall’attuale 8% al 32%. Nelle città più illuminate, si parla invece di un incremento dall’odierno 1’020% al 2’050%.