Nuovi dettagli sull'omicidio costato la vita a una 38enne. Vicini e famigliari raccontano di violenti litigi. L'eco della notizia arriva fino in Macedonia
ASCONA - Un dramma fatto di minacce e violenza domestica, con diversi interventi della polizia, una denuncia e un divieto di avvicinamento che, purtroppo, non è bastato. Emergono nuovi dettagli sull'omicidio che, venerdì, è costato la vita a una 38enne macedone ad Ascona. La notizia è nel frattempo rimbalzata sui principali media macedoni (vedi allegati).
Identikit dell'omicida - L'omicida nonché marito di lei, si legge sul sito Strumicadenes.mk, era già stato sposato in passato e aveva perso la prima moglie in modo tragico. Un incidente d'auto, 8 anni fa, mentre i due stavano tornando dalla Macedonia in Svizzera. Secondo i vicini di casa contattati da tio.ch/20minuti l'episodio avrebbe «molto segnato» l'uomo che aveva «un atteggiamento molto schivo» ed era spesso «scuro in volto».
Urla e litigi - Gli stessi vicini raccontano di «frequenti litigi» con «urla di paura e di rabbia» provenienti dall'appartamento in via Romerio a Locarno, dove la i due hanno abitato fino agli inizi di giugno. L'ultimo intervento della polizia risale a due mesi fa. «Le grida si sentivano fino in strada» racconta una vicina.
Lo sfogo su Facebook - Una delle figlie della vittima, sul suo profilo Facebook, definisce quanto accaduto un «orrore inspiegabile». Al post di cordoglio, tra parole di sfogo e resilienza - «non importa quando sia difficile o doloroso, anche questa volta si è costretti a stringere i denti» - è affidato anche un saluto alla madre: «Riposa in pace grande donna - si legge - sei e sarai sempre nei nostri cuori».
La gelosia - Intanto continuano a trapelare indiscrezioni sul movente. Causa della tensione in famiglia, come riferito dai media locali e da quelli macedoni, sarebbe la gelosia: l'uomo avrebbe minacciato più volte la donna e le figlie di lei – in un caso con un coltello – intimando alla 38enne che, se lo avesse lasciato, l'avrebbe ammazzata. La donna, riferisce la Rsi, aveva avuto il coraggio di denunciarlo: nei confronti del 54enne era stato emesso un divieto di avvicinarsi a meno di 300 metri da lei. Ma non è bastato.