Contestati i reati di falso di opere d'arte, truffa e ricettazione. Il responsabile dei servizi culturali della città di Locarno: «Io stesso parte lesa, garantisco la correttezza del mio operato»
GENOVA - 21 opere di Amedeo Modigliani sono state sequestrate nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova sui presunti falsi esposti a palazzo Ducale. La mostra è stata chiusa con tre giorni di anticipo «per rispetto del pubblico e dei visitatori», ha sottolineato l'ente genovese che l'ha organizzata dichiarandosi parte lesa.
«Palazzo Ducale rimarca di non avere organizzato direttamente la mostra avendone commissionato la realizzazione e la selezione delle opere, a un partner di prestigio nazionale e internazionale come MondoMostre Skira», si legge in una nota.
Tra le persone che hanno ricevuto l'avviso di garanzia per i presunti falsi compare uno dei curatori della mostra, Rudy Chiappini, responsabile dei servizi culturali della città di Locarno. I reati contestati sono falso di opere d'arte, truffa (legata la fatto che la mostra non era a ingresso gratuito) e ricettazione (in quanto le opere, provenienti dall'estero, sono state esposte in Italia dopo essere passate per la sovrintendenza ai beni culturali).
Il sequestro è finalizzato a una serie di rilievi che saranno eseguiti la prossima settimana. Stando all'Ansa, anche l'esperta Isabella Quattrocchi, nominata dai pm che indagano, avrebbe sollevato forti dubbi circa la veridicità delle opere in questione.
Chiappini, in un comunicato stampa, afferma di essere del tutto tranquillo: «non è stata questa l’occasione per proporre nessuna nuova attribuzione ma sono state selezionate opere già ampiamente conosciute per la loro presenza nei cataloghi ragionati, per la loro storia espositiva e per la bibliografia che le accompagnava».
In altre parole a Genova sarebbero stati esposti soltanto lavori con una storia precisa e documentata. «Tutte le opere esposte - aggiunge Chiappini - hanno dunque una storia nota agli addetti ai lavori sia per essere state pubblicate in uno o più cataloghi ragionati dell’artista, sia per figurare in varie pubblicazioni scientifiche, sia per avere perizie rilasciate negli anni da vari esperti, sia per essere state esposte in recenti importanti esposizioni internazionali».
Quindi conclude: «Apprendo che è stato emesso nei miei confronti un avviso di garanzia che ritengo un atto dovuto in attesa dei risultati delle verifiche. Da parte mia non posso che garantire l’assoluta professionalità e correttezza del mio operato».