Il caso di Ascona fa discutere anche le associazioni che si occupano di turismo ed eventi. Più cauta GastroTicino. E i blogger s'infuriano
ASCONA - Non è piaciuta per niente alle associazioni turistiche la denuncia di un cliente di un noto ristorante di Ascona, che ha pagato 13 franchi per un bicchiere d'acqua da mezzo litro e 14 per una birra della stessa dimensione.
Per l'Ente Turistico Lago Maggiore questa è "un'immagine disastrosa, specialmente in un momento di sofferenza per il turismo ticinese. Non è questa la carta vincente per riconquistare la clientela". In un periodo di raffreddamento dello storico amore tra Ticino e turisti germanici, tutto ciò è "deludente". Specialmente agli occhi di chi considera caro il Ticino, a causa della forza del franco svizzero sull'euro. "Questi episodi" ribadisce l'Ente turistico "possono avere conseguenze estremamente negative, specie per chi come noi punta sulle famiglie".
"Bisogna rivedere la politica dei sovrapprezzi". Gli organizzatori della kermesse musicale JazzAscona sono a conoscenza del problema, che si è già verificato in passato. Nella località sul Verbano, in queste circostanze, e d'uso far pagare un sovrapprezzo sulla prima consumazione, che generalmente si aggira sui 4 franchi. Alcuni locali però applicano maggiorazioni differenti, che pare in qualche caso arrivino a toccare gli 8 franchi.
"Sono politiche non paganti per l'immagine della rassegna, e di Ascona" è la riflessione che viene fatta in casa JazzAscona. "Di reclami ne abbiamo ricevuti anche in passato". Una soluzione potrebbe essere quella di concordare con i gerenti dei locali pubblici un tetto massimo al sovrapprezzo, e uniformare il trattamento. "Così si scontenta il visitatore, con il rischio di farsi cattiva pubblicità. E' come quando in un ristorante manca la gentilezza".
JazzAscona ed Ente Turistico Lago Maggiore annunciano che si siederanno ad un tavolo con i gerenti, per affrontare il problema dei sovrapprezzi in linea generale, e non solamente riferito alla kermesse jazz.
Posizioni più caute arrivano invece da GastroTicino: "Abbiamo sempre consigliato ai soci di praticare prezzi adeguati, in relazione alle circostanze" fanno sapere dall'associazione di categoria. I listini possono quindi variare per via di molti fattori, e l'offerta di musica dal vivo può essere uno di questi. "In generale è meglio non esagerare, perché il cliente nostrano, ma anche il turista, conosce i prezzi e si sa regolare", premiando o sfavorendo l'esercizio pubblico che ritiene più adatto ai propri gusti. E alle proprie tasche".
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