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"Smetto di fare la manager, adesso realizzo il mio sogno"

La storia di Patrizia Mancuso che in risposta all’attuale crisi economica ha scelto la sua creatività per cambiare vita
Foto Patrizia Mancuso
"Smetto di fare la manager, adesso realizzo il mio sogno"
La storia di Patrizia Mancuso che in risposta all’attuale crisi economica ha scelto la sua creatività per cambiare vita
LUGANO - Patrizia Mancuso si occupava fino a 15 mesi fa della gestione della Rosenthal in Ticino. Laureatasi in comunicazione con master in economia, era direttrice della casa tedesca di porcellane, acquistata proprio in quel periodo dall&rsq...

LUGANO - Patrizia Mancuso si occupava fino a 15 mesi fa della gestione della Rosenthal in Ticino. Laureatasi in comunicazione con master in economia, era direttrice della casa tedesca di porcellane, acquistata proprio in quel periodo dall’italiana Sambonet. Un passaggio che ha segnato anche una ristrutturazione in seno all’azienda e che ha portato alla scelta di non avere più sedi in Svizzera.  Patrizia si è trovata senza lavoro, nonostante la sua alta professionalità. E nel momento di crisi  attuale, un po’ per gioco, un po’ per passione, ha fatto una scelta: realizzare un sogno.

La crisi e la scelta di realizzare un sogno – “Sono rimasta a casa come tante altre persone - ci spiega Patrizia.  All’inizio ho cercato lavoro per riposizionarmi. Ma in questo momento per quanto tu ti possa impegnare nel cercare un altro impiego, il profilo alto non aiuta.  Se cerchi una posizione corrispondente, ti dicono che sei troppo qualificata e ti devono pagare tanto. Per una posizione più bassa, non selezionano invece persone troppe qualificate.  Quindi non avendo avuto una nuova proposta da direttrice, né un altro tipo di riscontro sul  fronte tradizionale dell’occupazione, ho scelto di realizzare il mio sogno. Ho sempre dipinto, ho sempre avuto una vena creativa, e quando ti ritrovi in un determinato momento economico,  in cui le prospettive sono difficili, bisogna fare delle scelte.  Ho scelto di realizzare un sogno, ci ho provato, ci sto provando… Mi sono imposta un periodo entro il quale capire se questo sogno sia realizzabile”.

Secondo Patrizia, la crisi economica le ha permesso di prendere atto che voleva fare quello che sta facendo. “La crisi ha impedito che tergiversassi ancora facendo qualcos’altro. E’ come se gli eventi si fossero incrociati, affinché facessi questa cosa”.

Dipingere – Patrizia ha sempre dipinto e oggi realizza due tipi di prodotti, quadri e sedie. “Creavo le sedie già 15 anni fa, ma chiaramente non era un’attività professionale, ma un hobby. Qualche volta me le esponevano, ma erano cose piccole. Sono cresciuta in una famiglia in cui non era concepibile fare l’artista. Era importante studiare, laurearsi ed io ho seguìto  quello che era il senso del dovere, ovvero il dovere essere quello che il genitore si aspetta da te. Poi con i nuovi eventi occupazionali si è aggiunta anche una maturazione personale, una presa di coscienza di quello che volevo, e mi sono detta, vada come vada, che l’accettino o meno gli altri, scelgo quello che mi rende felice, la creatività”.

L’inizio – Ovviamente l’inizio non è stato semplice. “All’inizio gli amici mi hanno incoraggiato a dipingere le tele oltre che le sedie e l’ho fatto – continua Patrizia. Poi un’amica con un atelier a Lugano mi ha chiesto di esporli e così tutto è partito per gioco. Non avevo ancora la consapevolezza che avrei esposto. Ma gli eventi si sono succeduti uno dopo l’altro e adesso sto esponendo in due gallerie della Svizzera francese, mentre l’anno prossimo spero di esporre all’estero. Ho inoltre conosciuto un manager, convinto che i miei quadri potessero avere un futuro. Tra noi si è sviluppata una collaborazione, lui lavora in proprio, mi segue e mi fa da publicist. Fare l’artista è un lavoro serio, bisogna fare un’analisi sul pubblico, avviare una rete di contatti, preparare un catalogo,  strutturare e scegliere determinati target”.

Felicità – Paragonando i due periodi, quello in cui era direttrice alla Rosenthal e quello che sta vivendo oggi, Patrizia non ha dubbi, sceglie il secondo. “Prima traevo soddisfazione dal mio senso del dovere, di far bene fino in fondo quello che facevo.  Adesso non ho la sicurezza e il guadagno che avevo prima, però mi alzo la mattina molto più felice. Ne ho guadagnato in  qualità di vita, sono più serena, entusiasta. È chiaro che ogni tanto mi pongo il dubbio sul sostentamento, però sto investendo, sperando che le cose vadano in maniera positiva”.

Patrizia Mancuso ha creato anche un sito web. La sua prossima esposizione in Ticino è prevista domani presso l'Osteria del Portico a Vernate dove le opere rimarranno esposte fino al 28 di febbraio. Alcune sue opere sono state esposte in Svizzera francese, mentre per il 2012 per ora non ha voluto svelare le sorprese.

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