GINEVRA - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha lanciato un allarme per la crisi umanitaria in Iraq che "continua a peggiorare", specialmente sotto il profilo medico, e ha chiesto a tutte le parti impegnate di proteggere i civili.
"E' per noi evidente che la situazione umanitaria si deteriora continuamente e affligge oggi tutti gli iracheni, di una fazione o dell'altra, direttamente o indirettamente" ha dichiarato alla stampa il direttore delle attività del Cicr Pierre Krähenbühl.
Il responsabile ha inoltre lanciato un appello a tutti gli attori coinvolti nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e a non prendere di mira i civili, affermando che "proteggere la popolazione civile irachena è la priorità maggiore e deve essere la priorità di ciascuno".
Krähenbühl ha sottolineato che il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza ha un impatto anche sul sistema sanitario, visto che la metà dei medici è già fuggita dal paese.
Tanti feriti si rifiutano inoltre di andare all'ospedale per curarsi nella paura di essere rapiti durante il tragitto o il ricovero, oppure rifiutano di lasciare le famiglie. "La sofferenza che gli uomini, le donne e i bambini in Iraq subiscono attualmente è insopportabile e inaccettabile" ha concluso Krähenbühl. "La loro vita e la loro dignità sono minacciate costantemente".