BERNA - Le giornate senza automobili sono di nuovo in auge, malgrado la bocciatura popolare delle domeniche senza macchine. Sei date sono già state programmate quest'anno in diverse regioni della Svizzera, ma non in Ticino. Il calendario delle manifestazioni si concentra sui mesi più caldi dell'anno, più propizi agli svaghi ed agli sport all'aperto: il primo appuntamento è stato fissato il 23 maggio sulle strade intorno al lago di Morat che rimarranno chiuse al traffico per tutta la giornata.
Per incoraggiare queste manifestazioni spontanee, frutto di iniziative regionali, l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale ha pubblicato una guida pratica, ottenibile sia per telefono che su internet.
Grande interesse
L'interesse in Svizzera per manifestazioni del genere è grande: già il 3 settembre del 2000 la Fondazione 'la Svizzera in bicicletta' aveva organizzato con successo una prima giornata 'slowUp' proprio sul lago di Morat e con la partecipazione entusiastica di ben 25.000 persone. Meglio ancora l'anno scorso quando altri tre 'slowUp' avevano riunito complessivamente oltre 100.000 partecipanti.
Le giornate forniscono al pubblico l'occasione di sperimentare mezzi di trasporto alternativi all'automobile (biciclette, ma non solo) e sono uno spunto per riscoprire la gioia di spostarsi a forza di muscoli. Un'iniziativa, che secondo gli organizzatori delle manifestazioni, dovrebbe indurre non poche persone a cambiare radicalmente le abitudini di vita, rinunciando alla macchina per gli spostamenti quotidiani.
Con sei date previste ques'anno, 'slowUp' è diventata "la più importante manifestazione all'aperto del Paese", sottolinea compiaciuto il consigliere nazionale radicale vodese Yves Christen, presidente della Fondazione. A medio termine, i promotori dell'iniziativa mirano ad otto, e forse anche dodici, 'slowUp' ripartiti sull'intero territorio nazionale soprattutto nella stagione estiva.
Positiva la reazione di 'Promozione Salute Svizzera' che difende ovviamente l'effetto preventivo delle giornate senza auto: la stretta correlazione fra obesità ed assenza di movimento può portare a gravi malattie fisiche e psichiche, osserva Bertino Somaini, direttore della fondazione.