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MOSCA - Archeologi russi avrebbero scoperto sulle rive del Mar Nero resti del celebre tempio di Afrodite, cuore dell'antica colonia greca di Fanagoria decritta dal geografo Strabone e, sino ad oggi, mai individuata con precisione.
La ricerca della "città-miraggio" - ha osservato in questi giorni la stampa russa - ha impegnato gli archeologi per trent'anni: sino a che il 3 agosto scorso, a pochi metri dalla riva della penisola di Taman (non lontano dalla Crimea), è stato individuato il piedistallo di una statua che sarebbe appartenuta allo splendido tempio di Afrodite.
Lo storico Vladimir Kuznetsov, capo della spedizione organizzata dall'Istituto di archeologia dell'Accademia russa delle scienze, ha parlato di "un ritrovamento sensazionale".
La colonia greca, fondata nel VII secolo avanti Cristo, è stata una delle principali città del regno del Bosforo Cimmerio. Il basamento ritrovato dagli archeologi reca un'incisione dedicata circa 1800 anni fa al principe Savromat, "amico di Cesare" e vassallo dell'Impero romano. Dopo le devastazioni provocate dalle scorribande degli Unni, un maremoto portò l'antica Fanagoria sul fondo del mare: si persero allora le tracce della splendida città descritta nei particolari da Strabone insieme con altri grandi centri del Ponto Eusino, come i romani chiamavano il Mar Nero.
