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TICINOOCST: "Il precariato nello Stato deve scomparire"

22.11.04 - 11:10
Ti Press
OCST: "Il precariato nello Stato deve scomparire"

LUGANO - L'Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese  (OCST) torna ad accuparsi - dopo averlo fatto più volte in passato -   del problema delle precarie condizioni di lavoro dei dipendenti dello Stato assunti con lo statuto di incarico o di ausiliario.

Una situazione questa che - scrive l'OCST in un comunicato stampa diramato questa mattina -  "viene rilevata nel corpo insegnante, dove si riscontra ben il 37 % di docenti assunti nella forma dell’incarico (nell’anno scolastico 2003-04 su 3’167 docenti  in attività ben 1’175 erano incaricati) e per taluni questa situazione perdura da anni. Resta pure elevato il numero dei collaboratori ausiliari nell’Amministrazione dello Stato: a fine agosto di quest’anno ancora 1'750 persone (per un totale di 1'015 unità a tempo pieno). Molte di queste collaboratrici e collaboratori sono assunti sulla base di un contratto di diritto privato che fa riferimento al Regolamento sul personale ausiliario dello Stato del 3 aprile 1990".

Una situazione che l'OCST intende far eliminare del tutto, tant'è che  nel corso delle ultime trattative, le organizzazioni sindacali del personale dello Stato hanno finalmente ottenuto il formale impegno dal Consiglio di Stato per attuare la trasformazione di questi statuti precari in nomina e la modifica delle disposizioni contrattuali per renderle più rispettose dei collaboratori assunti con questo statuto e avvicinarle a quelle in vigore per i dipendenti nominati.

In particolare si è stabilito che le supplenze dopo 24 settimane d’insegnamento dei docenti vengono trasformate in incarico.
Le parti metteranno in atto un progressivo consolidamento dei rapporti d'impiego precari, dando avvio ad una numericamente importante azione già nel corso del 2005. Le categorie interessate della trasformazione di statuto d’impiego sono gli incaricati, gli ausiliari, gli aiuti straordinari, gli ausiliari provvisori in posti vacanti e quelli finanziati da terzi presso l’IAS, CARL.


 

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