GERUSALEMME - La polizia israeliana ha respinto tre deputati nazionalisti che cercavano di entrare oggi nella Spianata delle Moschee per ribadire il legame storico degli ebrei con quella zona su cui duemila anni fa si stagliava il Grande Tempio. Un ufficiale della polizia ha spiegato ai deputati Michael Razon (Likud), Aryeh Eldad e Uri Ariel (Unione nazionale) che oggi non possono assolutamente entrare nella Spianata per "ragioni di ordine pubblico". Sulla Spianata si trovano oggi circa 15 mila fedeli musulmani.
I deputati hanno poi detto alla stampa che il provvedimento della polizia penalizza i deputati ebrei "visto che due deputati arabi israeliani, Ahmed Tibi e Mohammed Dahamshe, sono potuti entrare nella Spianata", dove pure si trova uno dei leader di Hamas in Cisgiordania, lo sceicco Hassan Yussef.
Nel frattempo la polizia israeliana ha fermato anche David ha-Ivri, il leader del piccolo gruppo nazionalista Revava che lotta affinchè agli ebrei sia consentito si pregare sul Monte del Tempio, malgrado l'accesa opposizione dei fedeli islamici secondo i quali ciò rappresenterebbe una gravissima profanazione della Spianata delle Moschee.