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VARSAVIA - È iniziato stamattina al Castello reale di Varsavia il terzo vertice dei capi di stato e di governi di 46 paesi membri del Consiglio d'Europa che discuteranno oggi e domani vari aspetti del futuro del Vecchio Continente e in particolare di come rafforzare la democrazia e la tutela dei diritti umani in Europa occidentale, orientale ed in Asia caucasica.
"Gli uomini d'Europa vogliono più democrazia e più rispetto per i diritti umani", ha detto Terry Davis segretario generale del Consiglio d'Europa aprendo i lavori del vertice cui partecipano 22 presidenti e 13 primi ministri di paesi membri.
La Svizzera è rappresentata dal presidente della Confederazione Samuel Schmid.
Fra i grandi assenti a Varsavia c'e il presidente Vladimir Putin (la Russia è rappresentata dal ministro degli esteri Serghiei Lavrov), il premier Tony Blair (per Gran Bretagna è presente il vice primo ministro John Prescott) e il premier francese Jean Pierre Raffarin, sotto cure mediche (per la Francia c'é il ministro degli esteri Michel Barnier).
L'Ucraina è rappresentata dal presidente Victor Yushenko, la Germania dal cancelliere Gerhard Schroeder.
Al dibattito del vertice saranno sottoposte tre nuove convenzioni internazionali: sulla lotta al terrorismo, sul riciclaggio del denaro sporco e contro il commercio degli uomini.
La capitale polacca, sorvegliata da 10'000 agenti della polizia polacca e 600 operatori della polizia municipale, è in parte bloccata anche a causa delle manifestazioni dei no global, in programma per questo pomeriggio, i quali protesteranno contro le violazioni dei diritti umani in Cecenia e Turchia, nonché contro la dittatura nella vicina Bielorussia.
