DACCA - Oltre 200 bombe di debole potenza sono esplose oggi in tutto il Bangladesh in una raffica di attentati che hanno provocato, secondo le notizie finora in possesso della polizia, almeno un morto e 38 feriti. L'ultimo bilancio parlava di cento ordigni e genericamente di feriti, e non di morti. Ma le notizie continuano ad arrivare da ogni area del paese. Gli attentati sono stati rivendicati da un gruppo estremista islamico. La polizia ha arrestato, dopo le esplosioni, sei persone.
"Una persona è stata gravemente ferita quando una bomba è esplosa. È morta subito dopo essere arrivata in ospedale", ha detto un responsabile della polizia di Chapai Nawabganj (nordovest).
Una quindicina gli ordigni esplosi nella capitale Dacca, che si trova nel centro del paese, 20 nel grande porto di Chittagong (sudest), nove a Barisal (sud), almeno sei a Khulna (sudovest). Altri 150 circa gli attentati in una trentina di altre città e località, in tutto almeno 200 le esplosioni.
Tre degli arresti sono avvenuti a Cox's bazar (sudest), due in altrettante località del nordest e una a Dacca, secondo diverse fonti di polizia.
Sui molti dei luoghi delle esplosioni sono stati trovati dei volantini di rivendicazione di un gruppo chiamato Jamayetul Mujaheddin nei quali è scritto: "È venuto il momento di applicare la legge islamica in Bangladesh. Con la legge umana non c'è avvenire". "Bush e Blair sono stati avvertiti, devono lasciare i paesi musulmani", prosegue il testo dei volantini. "È finito il tempo in cui voi potevate comandare paesi musulmani".
Il Bangladesh è un paese islamico il cui governo è una coalizione alleata ai partiti estremisti islamici. Con 136 milioni di abitanti, è l'ottavo paese più popoloso al mondo. È una delle nazioni più povere del piantea ed è la più povera dell'Asia.