Una dolcissima fatica, quella di una gruppo di giurati da tutta la Confederazione, che ha incoronato una tavoletta di Alprose.
ZURIGO - Un faccia a faccia all'ultimo... quadratino, per uno dei prodotti svizzeri più apprezzati in assoluto: il cioccolato.
È quello fatto dalla nota trasmissione della SRF che, dopo un assaggio "al buio" con una giuria da tutta la Svizzera, ha incoronato una tavoletta made in Ticino.
Per garantire l'imparzialità del processo, le tavolette sono state fuse dal cioccolatiere Fabian Riman e versate in stampi neutri e irriconoscibili.
Questo il risultato finale della degustazione:
Il test ha quindi incoronato la tavoletta Vollmilch della ticinese Alprose che viene definito: «un cioccolato al latte equilibrato, complesso e armonioso con un retrogusto di nocciola».
Al secondo posto, e a pari-merito, i cioccolati bio di Naturaplan (Coop) e Migros così come il Milch Extra di Lindt.
All'ultimo posto, abbastanza a sorpresa, un marchio rinomato: Cailler che si porta a casa giusto una sufficienza (4). Il motivo: «È troppo dolce, e con una nota granulosa sul palato», sentenziano i giurati.
In generale, va detto, non c'è un'immensa differenza fra le note date che variano di 0,8 punti dalla massima alla minima. Ciò che varia in modo più evidente è però il prezzo con un prezzo che varia da un minimo di 60 centesimi (Denner) a un massimo di 7,67 franchi (Choba Choba), quindi più di 10 volte tanto!
Come si fa a degustare il cioccolato? Secondo la giuria, degustare il cioccolato è un'esperienza molto complessa dal punto di vista organolettico poiché può presentare fino a 800 note aromatiche diverse, circa il doppio di quelle del vino. Per questo, per gli esperti,
«Ci sono grandi differenze in termini di aromi», afferma Maren Gnädinger, un'esperta di cioccolato di Basilea. Gli fa eco anche Andrea Hüsser dell'organizzazione no-profit “Good Chocolate Hub”: «In una tavoletta di cioccolato si trovano tutte le esperienze del gusto, dall'acido al salato al dolce». Su una cosa in particolare la giuria si è trovata d'accordo: i cioccolatini tendevano generalmente a essere troppo dolci.